sabato 29 giugno 2013

Dal vertice europeo un risultato importante per l'Italia e per l'Europa

"Abbiamo ottenuto un'importante vittoria sul tema della disoccupazione giovanile con 1,5 miliardi all'Italia, vinto di misura sull'unione bancaria europea, e pareggiato per quanto riguarda la Banca per gli investimenti europei".
Questa la sintesi del primo ministro Enrico Letta alla conferenza stampa dopo la chiusura dei lavori del Consiglio europeo a Bruxelles.

"Sul tema giovani - ha spiegato - la discussione è stata inizialmente faticosa perché legata alla conclusione dell'accordo sul quadro di finanziamento pluriennale 2014-2020. Ma nel complesso è un bilancio estremamente positivo - ha aggiunto - specie se confrontato con l'esito del Consiglio europeo del 2005, incentrato come questo sul tema della disoccupazione giovanile.
C'è un salto di qualità in termini di impegni e di soldi - ha chiarito - abbiamo ottenuto oltre al front loading dei 6 miliardi di euro già previsti, cioè la possibilità di rendere immediatamente spendibili questi fondi, un'aggiunta di ulteriori 3 miliardi di euro.
E il risultato per l'Italia - ha chiarito il presidente del Consiglio - supera le aspettative. Per il nostro Paese i fondi a disposizione ammonteranno a 1,5 miliardi di euro, il triplo rispetto alle nostre previsioni. Fondi che in buona parte dovrebbero servire a implementare a livello nazionale la Garanzia giovani, l'iniziativa europea per incentivare l'occupazione giovanile".
Gli obiettivi, ovvero il decremento della disoccupazione giovanile dal 25 al 23%, sono ambiziosi e il tempo poco, per questo, ha annunciato Letta, "mercoledì prossimo ci incontreremo a Berlino con i ministri del Lavoro e i rappresentanti degli altri Stati membri per un confronto sulle pratiche migliori a cui ispirarci".
Letta ha spiegato che "questi fondi vanno considerati insieme alle misure recentemente adottate dal Governo: il pacchetto del ministro del Lavoro Enrico Giovannini, che prevede tra le altre cose degli incentivi per le aziende che assumono i giovani, e il Dl Fare. Ciò che conta è che l'Europa dimostra finalmente di occuparsi dei problemi reali dei cittadini, ora sta alle imprese creare nuovi posti di lavoro e sfruttare la decontribuzione totale per l'assunzione dei giovani disoccupati".
Fondamentale poi che l'Italia mantenga i suoi impegni per rinegoziare con successo nel 2015 un rifinanziamento del fondo per i giovani. E a proposito delle imprese e degli investimenti Letta ha dichiarato: "Sulla Bei si deve fare di più. Condividiamo con altri Paesi membri la preoccupazione che la Bei sia in grado di mantenere la tripla A, ma per farlo non può essere costretta a rinunciare al suo ruolo che è appunto quello di dare credito alle imprese".
Per quanto riguarda l'integrazione dell'Eurozona Letta ha confermato l'impegno della Cancelliera Angela Merkel a discutere la questione alla riunione del Consiglio a ottobre.
Soddisfazione anche per l'approvazione definitiva della pipeline Tap, il gasdotto destinato a transitare per Grecia, Albania e Italia come rotta europea per il corridoio sud del gas: "Una grande notizia perché si tratta di un'opera strategica per l'Italia".
Infine il premier ha espresso soddisfazione per "l'ingresso della Croazia e il prossimo avvio dei negoziati per l'adesione della Serbia".
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Il presidente dei senatori del PD Luigi Zanda a proposito dei risultati del Consiglio Europeo, ha espresso grande soddisfazione.
"L’Italia ed Enrico Letta hanno il merito di aver condotto il Consiglio Europeo, possiamo dire finalmente, ad occuparsi della più grave emergenza sociale che l’Europa ha attraversato dal dopoguerra ad oggi, con 20 milioni di europei disoccupati e con sei milioni di italiani tra disoccupati, cassintegrati e cittadini che hanno persino rinunciato a cercare lavoro.
L’Italia è entrata nel Consiglio Europeo con l’aspettativa di ricavare 3-400 milioni di euro e ne è uscita dopo avere ottenuto un miliardo e mezzo per la lotta alla disoccupazione. Dobbiamo dare atto di questo successo alla caparbia determinazione di Enrico Letta".
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"Al termine di un decisivo vertice UE, il governo italiano porta a casa un risultato di importanza strategica. A livello UE si è riusciti a potenziare da 6 a 9 miliardi il fondo per il lavoro ai giovani, una vittoria anche per il Gruppo S&D che ha sempre sostenuto la necessità di un maggiore investimento su quel fronte. E con le risorse destinate al nostro Paese quasi triplicate rispetto alle previsioni, abbiamo ottenuto un grande risultato anche a livello nazionale”.
Lo ha affermato il capogruppo del Pd al Parlamento europeo, David Sassoli.
“In Europa - ha aggiunto Sassoli - comincia lentamente ma inesorabilmente a sgretolarsi il fronte dell’austerità ad ogni costo, con le prime importanti risorse messe sul tavolo della crescita e dell’occupazione. Adesso bisogna andare avanti in questa direzione, rafforzando la dimensione sociale delle scelte compiute a livello comunitario. Il governo italiano, in questo quadro, ha agito con credibilità e fermezza contribuendo a un importante passo nella direzione giusta”.

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