martedì 23 luglio 2013

Il "Comitato Comunale degli Utenti dei servizi sociali" di Casola Valsenio interviene sulle ipotesi di riorganizzazione delle ASP

Il Comitato Comunale degli Utenti dei servizi sociali di Casola Valsenio, su convocazione del Presidente dell’ASP “Solidarietà Insieme”,  Roberto Rinaldi Ceroni, si è riunito il 17 luglio scorso, per esaminare  due argomenti riguardanti la gestione dei servizi svolti dall'Ente a Casola Valsenio e per compiere un primo esame del Progetto di Legge della Giunta Regionale dell'Emilia Romagna di riforma e di riordino “…delle forme pubbliche di gestione  nel sistema dei servizi sociosanitari” e degli  effetti correlati che potrebbe determinare sul futuro dell’ASP.
Oltre ai componenti del Comitato e al Presidente dell’ASP Roberto Rinaldi Ceroni, erano presenti il Sindaco Nicola Iseppi, l'Assessore  Milena Barzaglia, il Direttore dell’ASP Claudio Villa.
Questo il testo dell'ordine del giorno approvato...

Il Comitato Comunale degli Utenti dei servizi sociali di Casola Valsenio
-    facendosi  interprete di  una  opinione diffusa tra i cittadini del Comune che si esprime anche attraverso un “Comitato di studio ed approfondimento dei problemi connessi alla riforma delle ASP” sorto nei Comuni di Casola Valsenio e Castel Bolognese, Brisighella;
-    ritenuto suo preciso dovere formulare un parere sui due punti dell'Odg. ed  in particolare sul Progetto di legge Regionale,

SOTTOLINEA
gli aspetti   altamente positivi che connotano la qualità dei servizi offerti dalla locale CASA PROTETTA Casolana
                                                 -
ESPRIME
soddisfazione per l'avvenuto allargamento dell'offerta dei servizi

PRENDE ATTO CON SODDISFAZIONE
-    della buona tenuta dei conti dell'Azienda ed apprezza l'importante mole degli investimenti compiuti e per altri ancora in fase di  realizzazione, tutti  finanziati senza fare ricorso al credito bancario;
-    del contenimento  dei costi di gestione;
-    della  dedizione del personale addetto che assicura professionalità e positiva elasticità nel farsi carico dei bisogni di assistenza che emergono.

Anche in forza di tutto ciò, il Comitato

NON RITIENE GIUSTIFICABILE
una revisione  degli assetti delle ASP nel territorio Faentino, realizzatisi solo alcuni anni fa  attraverso la evoluzione delle Opere Pie.
Ogni progetto di riforma dei servizi socio sanitari sul territorio non può prescindere dai risultati  positivi realizzati. Va ricordato altresì che le Opere Pie furono il frutto consolidatosi nel tempo con i lasciti provenienti dalla solidarietà  locale. Una nobile e virtuosa usanza che non è ancora venuta meno.
Ogni possibile riforma di questi assetti raggiunti nel territori faentino con le attuali ASP potrebbe rappresentare anche un vulnus al diritto delle autonomie locali e delle rispettive popolazioni di restare le protagoniste principali del sistema di Welfare di territorio.
Allontanare i centri decisionali e gestionali, affidare i patrimoni delle comunità locali  a  manager senza effettivo controllo democratico, potrebbe comportare anche un pericoloso distacco tra servizio pubblico e volontariato locale indebolendo così ogni possibilità di sussidiarietà tra pubblico e privato.

Il Comitato Comunale degli Utenti dei servizi sociali di Casola Valsenio pertanto,

INVITA
i Sindaci dell’Unione della Romagna Faentina a:
-    farsi carico delle preoccupazioni che emergono tra le popolazioni, sopratutto di quelle più decentrate sul territorio le quali da un generico accentramento dei servizi soffrirebbero  solo ulteriore isolamento;
-    valutare  in  positivo i risultati realizzati in questi anni nel Faentino in tema di Servizi Sociali nonostante la scarsità delle risorse e non  solo per fortuna, ma per capacità amministrative, per la dedizione di tanti operatori  e per le disponibilità volontarie del territorio;
-    rivendicare il diritto di ogni Amministratore locale ad esercitare il proprio ruolo potendosi riferire  a leggi che consentano la dovuta elasticità di attuazione sopratutto in materia di Servizi Sociosanitari.

Il Comitato è ben consapevole della esigenza di Governo dei servizi a livello di distretto e della  opportunità dell'uso unitario delle risorse pubbliche in capo all’Unione dei Comuni della Romagna Faentina.
Tutto ciò può essere realizzato “garantendo tuttavia le necessarie misure di flessibilità nelle decisioni spettanti agli Enti Locali, alla luce della propria autonomia organizzativa...”

Hanno votato a favore:
Bianconcini Elena, Landi Alessandra, Cantagalli Gian Carlo, Giacometti Giacomo
Si è astenuto:
Roberto Morini


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