giovedì 22 agosto 2013

Diciamo no al ricatto del PdL

Pur di salvarlo (??!!) non esitano a ricattare. Chiedono di barattare la legalità, il rispetto della legge, con la stabilità e la possibilità di far sopravvivere il Governo. Se non si fa come vogliono loro, se non si fa come vuole Berlusconi, faranno saltare il Governo e - forse - anche la legislatura.
Un intero Paese deve - dovrebbe - secondo il PdL, piegarsi alle pretese di una persona.

Bene, questi signori devono sapere che quel baratto è impraticabile! Lo devono spiegare agli italiani che per salvarne uno non esitano a far saltare tutto; devono spiegarlo agli italiani che il lavoro di risanamento finanziario e per la ripresa economica dovrà interrompersi in maniera traumatica.
Devono spiegarlo agli italiani - questi finti 'patrioti' - che la legge, per qualcuno, non si deve applicare.
Ha fatto bene Letta a dare l'alt a queste pretese vergognose!
Quel signore - Silvio Berlusconi - è stato dichiarato colpevole non di reati d'opinione, ma di frode fiscale (270milioni sottratti al fisco), dopo ben tre (dicasi tre!) gradi di giudizio.
La legge anticorruzione votata dal parlamento - anche con il voto del PdL - stabilisce la decadenza e l'incandidabilità per 6 anni di chi è condannato a pene superiori ai due anni per reati che, tra gli altri, comprendono anche la frode fiscale.
C'è quindi una sola strada praticabile, non solo in Germania o in Francia ma, finalmente, anche in Italia: applicare la legge, rispettare e attuare le sentenze.
E il PD farà esattamente questo.

Nessun commento: