martedì 24 settembre 2013

Verso il Congresso PD. Marco Unibosi presenta la sua candidatura a Segretario del Circolo PD di Casola Valsenio

Marco Unibosi
Domenica mattina 22 settembre, nella sede di Piazza Oriani 11, si è riunito il Comitato direttivo del Partito Democratico di Casola Valsenio per discutere della campagna congressuale che si concluderà con le primarie dell'8 dicembre, per l'elezione del Segretario nazionale del PD.
Le primarie, aperte alla partecipazione degli elettori del PD, nel mese di ottobre saranno precedute dai congressi di Circolo, dove gli iscritti del PD affronteranno e definiranno gli obiettivi di politica locale e voteranno per eleggere i Segretari e i Comitati direttivi dei Circoli e i Segretari e le Assemblee provinciali.
Durante la riunione, aperta dall'introduzione del Segretario Massimo Barzaglia - che ha confermato la sua intenzione di non ricandidarsi, a causa degli impegni di lavoro che lo tengono lontano da Casola - ha dato la propria disponibilità a candidarsi alla carica di Segretario del Circolo democratico casolano, Marco Unibosi.

Marco Unibosi ha 24 anni (è nato l'8 settembre 1989). Dopo aver conseguito il diploma di maturità al Liceo scientifico "E. Torricelli" di Faenza si è laureato in Fisica a Bologna nel mese di luglio del 2012. Attualmente frequenta la magistrale di Fisica della Materia presso l'Università di Bologna. Fa parte del Comitato direttivo e della Segreteria del Circolo PD di Casola Valsenio.

La lettera con la quale Marco Unibosi motiva la sua candidatura a Segretario
Care lettrici e lettori del blog,
con questa nota intendo presentare ufficialmente la mia candidatura a segretario del PD di Casola Valsenio.
Voglio esporre brevemente, senza rubarvi troppo tempo, i motivi che mi hanno spinto a prendere questa decisione nonostante il momento turbolento e altalenante della politica italiana in questo “ultimo” periodo. Ho virgolettato il termine ultimo perchè credo che da ormai una trentina d'anni la politica abbia perso di vista il suo compito: cercare di indirizzare e impostare quelle che devono essere le politiche economiche e sociali di un paese. In vario modo il sistema politico italiano è stato sostituito ormai dal sistema economico il quale però non considera l'importanza del benessere delle persone; benessere che non deriva soltanto dalla possibilità economica che queste possiedono - indubbiamente un carattere importante che va sostenuto con buone politiche del lavoro - ma deriva anche dai rapporti sociali, culturali ed etici della e nella società.
Le responsabilità del disastro economico-sociale italiano sono indubbiamente diverse negli schieramenti politici e credo che il gioco del “sono tutti uguali” o “sono tutti ladri” sia un gioco particolarmente pericoloso che nell'ultimo secolo ha portato solo danni nei Paesi in cui si è attivato.
Voglio sinceramente far presente che nella mia esperienza nel partito a Casola Valsenio ho trovato positivo il dialogo interno sugli interventi da fare nel paese ed anche le discussioni su quella che si stava delineando mano a mano come la politica nazionale della nostra organizzazione. Credo che lo spirito di sinistra che anima ancora, spero, molte persone nel partito debba ripartire in primo luogo dal punto di vista culturale, rispolverando i valori che ci sono sempre stati cari di uguaglianza, onestà, rispetto delle leggi e cultura, appunto. Le scuole e le giovani componenti della nostra società, del nostro paese, vanno valorizzate e messe nella condizione di competere anche con quelle persone che, per una condizione familiare migliore, hanno avuto più risorse da spendere nei loro studi. Si deve tornare a lavorare sulla cooperazione tra culture diverse e sul dialogo interno per estendere diritti a chi ne è privato, sia dal punto di vista lavorativo, sia dal punto di vista sociale. Devono tornare ad essere rivoluzionarie la parole onore e rispetto; onore nelle persone che ricoprono cariche pubbliche e rappresentano la popolazione e rispetto verso chi non la pensa come noi ed è attualmente considerato “diverso”.
Credo che si possa e si debba contribuire tutti insieme a costruire un'alternativa a questa situazione, senza giocare coi disagi della gente, cosa ben più facile che ultimamente viene sempre fatta. Dobbiamo continuare a sostenere e proporre interventi innovativi come sono stati fatti in questi anni per migliorare la vivibilità e disincentivare l'allontanamento dal paese per motivi lavorativi da parte delle giovani generazioni, verso le cui potenzialità dobbiamo dimostrare di credere e investire.
Un abbraccio e un caro saluto

Marco Unibosi

Nessun commento: