mercoledì 11 giugno 2014

Insediato il nuovo Consiglio comunale, nominata la Giunta, i Capigruppo consiliari, i rappresentanti nel Consiglio dell'Unione della Romagna Faentina

Nella serata del 9 giugno si è riunito per la prima volta il Consiglio comunale di Casola Valsenio, eletto nelle elezioni del 25 maggio scorso.
Alla presenza di un folto pubblico, i 10 consiglieri - 7 di maggioranza e 3 di minoranza - e il Sindaco, hanno preso posto attorno al tavolo quadrato della Sala Consiliare: al centro il Sindaco e gli Assessori Matteo Mogardi e Maurizio Nati, sui due lati del tavolo i consiglieri di maggioranza e sul lato di fronte al Sindaco i tre consiglieri di minoranza.
Capogruppo di "Centro-Sinistra Uniti per Casola" è stato eletto Marco Unibosi, mentre il gruppo di minoranza - che ha assunto la denominazione "Forza Italia" - ha indicato come capogruppo Oriano Casadio.
Il Sindaco - dopo avere prestato giuramento di fedeltà alla Costituzione - ha comunicato la composizione della Giunta (con due Assessori 'esterni' al Consiglio comunale) e esposto al Consiglio comunale le linee programmatiche della consiliatura 2014/2019, sulle quali si sono espressi i due capigruppo. (Di seguito riportiamo l'intervento del Capogruppo del centrosinistra, Marco Unibosi)
Il gruppo "Centro-Sinistra Uniti per Casola", a scrutinio segreto, ha eletto i componenti della Commissione elettorale (Daniela Rossi e Filippo Gentilini; riserve, Graziano Caroli e Stefania Malavolti), della Commissione per i Giudici popolari  (Manuel Giorgi) e i rappresentanti del Comune di Casola Valsenio nel Consiglio dell'Unione dei Comuni della Romagna Faentina (Marco Unibosi e Riccardo Albonetti).

L'intervento di Marco Unibosi sulla relazione programmatica del Sindaco Nicola Iseppi

Buonasera a tutti,
vorrei fare una dichiarazione di carattere politico in merito al lavoro al quale siamo stati chiamati a contribuire per i prossimi 5 anni.
Sappiamo tutti quanto sia difficile vivere la politica oggi giorno, soprattutto considerandone la dimensione nazionale, in cui risulta sempre più difficile individuare le tematiche di fondo sulle quali si dovrebbe discutere perché si possa dire di vivere in un paese “normale”. Da anni ormai il tema principale della politica italiana e dell’antipolitica è divenuto la legalità. Credo che aver spostato la lente di ingrandimento dai problemi delle persone, dalle richieste civili al tema della legalità stia svuotando drasticamente di contenuto politico l’azione amministrativa a qualunque livello si ragioni.
È bene puntualizzare che sulla legalità e l’onestà non si transige e non si dovrebbe transire, a Casola Valsenio come in Italia fino nel parlamento italiano. La legalità e il senso morale sono antecedenti al mettere le proprie energie e parte della propria vita a servizio dei cittadini. Non può essere la magistratura a fare la politica in Italia ma la politica a fare le leggi giuste che devono essere rispettate, in primis da chi rappresenta lo stato e le istituzioni. A Casola Valsenio dovremo continuare sulla strada della limpidezza negli atti comunali e amministrativi, andando incontro ai problemi delle persone che più che in altri posti hanno bisogno di una presenza costante e attiva. Dobbiamo farci carico di essere i portavoce qui, nel palazzo delle istituzioni casolane e più lontano, nel consiglio dell’Unione, delle esigenze dei cittadini casolani, delle loro preoccupazioni ben consci delle ristrettezze economiche e di manovra in cui siamo stati chiamati a lavorare anche per il patto di stabilità interno.
Dovremo lottare perché non vengano ulteriormente penalizzate le zone montane come quella in cui viviamo in modo da poter supportare e mantenere i servizi che ancora oggi stiamo fornendo, perché è nella vita sociale presente a Casola Valsenio che si può probabilmente trovare l’antidoto più forte ed efficace alla crisi economica e sociale nella quale stiamo vivendo e la vita sociale si fonda sull’unione e la solidarietà della nostra gente.
Casola, come tutti i paesi ormai, si sta avviando ad essere una comunità multi-etnica, in cui possono convivere e già in certi casi convivono, persone di diverse religioni, culture e nazionalità. L’amministrazione deve impegnarsi perché la convivenza di persone con diverse esigenze e paure non sia subita dalle persone ma vissuta, identificando nella diversità l’unica moneta di scambio per fare in modo che vi sia una crescita culturale nelle persone. È sulla diversità che si è sempre fatta grande l’Italia, dai tempi degli Etruschi fino alle invasioni napoleoniche.
Il rispetto per la persona, la famiglia ed i valori contenuti nei sentimenti dovranno essere una linea guida per le politiche sociali dei prossimi anni, andando a tutelare anche persone che ora non sono tutelate, spingendo perché vengano riconosciuti i diritti che ora non sono riconosciuti. Siamo tutti figli dello stesso pianeta, ed è su questo legame che si dovranno sviluppare le politiche sociali del futuro.
Si dovrà fare estrema attenzione al lavoro. Casola è l’unico paese del comprensorio a vedere la propria popolazione in calo rispetto agli anni precedenti, questo è dovuto essenzialmente al trasferimento del lavoro nelle grandi città ed ai costi per gli spostamenti. Dobbiamo quindi tutelare il lavoro in ambito agricolo ed industriale che abbiamo a Casola, cercando anche di rilanciare l’aspetto turistico valorizzando il territorio e sfruttando a pieno le risorse europee disponibili nei prossimi anni.

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