mercoledì 10 settembre 2014

Si sgonfia il caso Bonaccini. Dopo i chiarimenti in Procura, Bonaccini dichiara "Sono determinato ad andare avanti"

Stefano Bonaccini, segretario regionale PD Emilia-Romagna
"Sono determinato a proseguire perché so come mi sono sempre comportato in questi anni". Così Stefano Bonaccini annuncia la sua volontà ad andare avanti con la candidatura alle primarie PD per la Regione. E lo fa dopo aver parlato per quasi tre ore con gli inquirenti che l'hanno iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di peculato nell'ambito dell'inchiesta sulle spese dei gruppi regionali. "Ero sereno prima - dice ai cronisti appena uscito dalla Procura di Bologna - e sono ancora più sereno adesso. Abbiamo potuto dare spiegazioni per qualsiasi eventuale addebito. Sono sereno per aver sempre agito correttamente. Gli addebiti si riferiscono a spese abbastanza modeste". In tutto meno di 4 mila euro in 19 mesi scandagliati dall'inchiesta, spese e rimborsi per meno di 200 (duecento) euro al mese. "Abbiamo spiegato l'inerenza all'attività di consigliere regionale", dunque "sono convinto che si possa proseguire la campagna".
Il legale di Stefano Bonaccini, avvocato Vittorio Manes, domani presenterà istanza per sollecitare una rapida definizione per consentire a Stefano Bonaccini di proseguire serenamente la partecipazione alla competizione elettorale.

Al termine dell'interrogatorio di Stefano Bonaccini - rende noto l'ANSA - l'impressione che filtra è che la posizione di Stefano Bonaccini si sia molto alleggerita. Il candidato PD alle primarie dell'Emilia-Romagna è stato sentito in un clima sereno dai pm titolari dell'indagine Morena Plazzi e Antonella Scandellari, dal procuratore aggiunto Valter Giovannini e dal procuratore Roberto Alfonso. Da parte della Procura non c'è nessun commento sull'audizione.

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