martedì 2 dicembre 2014

Il Consiglio comunale vota un ordine del giorno per proporre interventi e programmi di prevenzione del rischio idrogeologico nella Valle del Senio

La straordinaria piena del Senio del 20 settembre 2014
Nella seduta consigliare di sabato 29 novembre, il Consiglio comunale di Casola Valsenio - su proposta del Gruppo consiliare "Centrosinistra - Uniti per Casola" - ha approvato un importante Ordine del Giorno "per la tutela della Valle del Senio dal rischio idraulico e idrogeologico in seguito ai sempre più frequenti e gravi eventi atmosferici", che segnala e descrive un preciso programma di azioni e di interventi. Lo stesso testo - che verrà inviato a tutte le autorità competenti - verrà proposto per l'approvazione nel Consiglio dell'Unione della Romagna Faentina e nei Consigli comunali degli altri Comuni della vallata.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CASOLA VALSENIO

riunito nella Sala consiliare del Municipio nella mattinata di sabato 29 novembre 2014,

PREMESSO


•    che episodi sempre più frequenti di forti piogge stanno caratterizzando il clima con carattere non più casuale ma sistemico;

•    che nell’ultimo anno tali episodi hanno visto una sempre maggiore incidenza e pericolosità, recando gravi danni nel territorio della Romagna Faentina e in tante altre parti del Paese;

•    che la Provincia di Ravenna a fine 2011 e nel febbraio 2014, ha segnalato agli organi competenti la criticità della condizione dei fiumi e chiesto interventi di manutenzione per il regolare deflusso delle acque in caso di piene, con particolare riferimento alla presenza ingombrante di vegetazione;

•    che la Provincia di Ravenna, con riferimento al rischio idraulico del Senio, nell’aprile 2014 ha chiesto ai medesimi soggetti di mettere in campo ogni sforzo tecnico ed economico finalizzato al completamento delle casse di espansione e di tutte le opere idrauliche necessarie al loro completamento;

•    che per gli eventi di fine 2013 e inizio 2014 è stata emanata l'Ordinanza CDPC n.174/2014 ma la stessa ha escluso il territorio ravennate dalla possibilità di vedere riconosciuti, almeno in parte, i danni subiti;

•    che tra tutti gli eventi verificatisi nell'anno in corso solamente per il più recente episodio del 20 settembre c'è stato il riconoscimento dello stato di crisi regionale, per la quale il Capo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile dovrà emanare l’ordinanza che possa garantire un risarcimento dei danni.

CHIEDE


1)    Al Servizio Tecnico di Bacino del Reno e alla Regione Emilia-Romagna, di proseguire e completare le opere di messa in sicurezza e ripristino dell’alveo del Senio – avviate dopo la devastante piena del 20 settembre 2014 – anche a sud dell’abitato di Casola Valsenio fino al confine di Regione, estendendo la manutenzione anche agli affluenti e rii minori presenti nel bacino idrografico del Senio;

2)    Alla Regione Emilia-Romagna di predisporre i meccanismi che consentano anche ad altri soggetti – oltre al Servizio Tecnico di Bacino - di mantenere e pulire l’argine e la golena del fiume e dei corsi d’acqua. Per la manutenzione della vegetazione e delle alberature e per il prelievo del legname bisogna allargare la possibilità dell’intervento privato, che non va limitato alla sola raccolta della legna a uso personale ma va esteso alle aziende. sempre sotto la pianificazione e il controllo degli uffici tecnici comunali del territorio. A questo scopo è necessario lo snellimento e la semplificazione delle procedure autorizzative - comprese le autorizzazioni paesaggistiche - per operare nell’ambito fluviale;

3)    Al Servizio Tecnico di Bacino del Reno e agli altri organi e istituzioni competenti, di valutare dove e se – secondo attente e specifiche valutazioni tecniche – possa essere pianificato e autorizzato, in quanto utile ad aumentare la sicurezza del deflusso delle acque in caso di piena, il prelievo di materiale inerte (sassi e ghiaia) dall’alveo del Senio;

4)    Alla Regione Emilia-Romagna e al Ministero dell’Ambiente di compiere ogni sforzo tecnico, gestionale ed economico per la realizzazione di tutte le opere necessarie al completamento delle casse di espansione del Senio, anche per stralci, mettendo in funzione in tempi brevi almeno la cassa di espansione già realizzata, senza attendere il completamento della seconda;

5)    Alla Regione Emilia-Romagna e all’ATERSIR di assicurare la piena e puntuale applicazione della norma regionale che ogni anno, dal 2012 – secondo una programmazione e una progettazione affidata alle Unioni dei Comuni – destina una quota dei costi operativi del servizio idrico alla realizzazione di progetti per la manutenzione ambientale, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la salvaguardia degli acquiferi in montagna;

6)    Di definire, d’intesa con il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, un programma ordinario e straordinario di manutenzione delle opere di bonifica idraulico-forestale nel territorio dell’alta Valle del Senio, da finanziare prioritariamente con il gettito della contribuenza proveniente dalle proprietà della montagna;

7)    Alla Regione Emilia-Romagna, di essere parte attiva e propositiva per la revisione delle procedure e dei meccanismi che sovrintendono al riconoscimento dello “stato di crisi” da cui dipende l’emanazione – da parte del Capo Dipartimento Nazionale di Protezione Civile – della specifica ordinanza che può garantire un risarcimento dei danni; le procedure e i meccanismi attuali, infatti, escludono la possibilità di un concorso finanziario per il solo fatto che l’evento di riferimento – per quanto violento, straordinario e devastante - abbia avuto una estensione territoriale limitata.

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