lunedì 1 giugno 2015

A Faenza si va al ballottaggio tra Malpezzi e Padovani. Il voto decisivo per l'elezione del Sindaco, domenica 14 giugno

A Faenza Giovanni Malpezzi (sostenuto da una coalizione di centrosinistra composta dal PD, due liste civiche – “La Tua Faenza” e “Insieme per Cambiare” – e IdV) questa volta non ce l'ha fatta al primo turno. Si ferma al 45,1% e dovrà affrontare, tra due settimane, Gabriele Padovani (Lega Nord e lista civica) che ha totalizzato il 20,34%, spuntandola sul candidato del M5s Massimo Bosi, fuori dai giochi col 14,42%. “L’Altra Faenza” , lista che si ispira all'”Altra Europa con Tsipras”, con il candidato Edward Jan Necki, ottiene un modesto 5,48% . La formazione di estrema destra "Forza Nuova", con Mirco Santarelli, ottiene il 3,43%, poco meno dei voti ottenuti da Tiziano Cericola – candidato per Forza Italia, Fratelli d’Italia, Popolari per l’Italia e Nuovo PSI – che precipita  al 3,97%. Alessio Grillini (Io Faentino) si ferma al 4,02%. L’affluenza, a Faenza, è scesa sotto al 59% mentre cinque anni fa era stata del 76,5%.

Malpezzi ha avuto 11.528 voti, il 45% dei voti validi (il PD ha segnato il 36,1% e la lista d'appoggio "Insieme per cambiare" il 6,8%). Padovani arriva al ballottaggio con un 20,3% dei voti, pari a 5.211 voti (il 15,2% con la croce barrata sul simbolo della Lega Nord e il 4,3% con la lista d'appoggio "Padovani sindaco").

Tra gli altri partiti c'è da rilevare il Movimento 5 Stelle, con Massimo Bosi, al 14,4% (3.695 voti) e la lista di sinistra "L'Altra Faenza" che candidava Edward Jan Necki al 5,5% dei voti. Tutti gli altri si assestano al 4% o sotto, quindi con circa un migliaio di voti: Alessio Grillini della lista "Io Faentino" (1.030 voti); Tiziano Cericola delle forze di centro-destra coalizzate (Forza Italia, AN e altre liste) che totalizza un modesto 3,9%; Forza Nuova con Mirco Santarelli al 3,4%. Chiudono le liste di contrasto al piano sosta in centro all'1,9% e il comitato Faventia all'1,4%.

AFFLUENZA. Rispetto al 2010 l'affluenza è calata del 17%, un dato di disaffezione e nuova indifferenza. Nel 2010, quando venne eletto Giovanni Malpezzi come primo cittadino, votò il 76,47% degli aventi diritto al voto. Va ricordato però che le urne erano aperte anche il lunedì dalle 7 alle 15 e che nelle stesse giornate si votava anche per le elezioni regionali. Alle 12 di domenica aveva espresso la propria preferenza il 18,63% degli aventi diritto, percentuale salita alle 19 al 43,83%, fino al definitivo di domenica sera al 58,95%.

LE ELEZIONI DI 5 ANNI FA. Nel 2010 finì diversamente. Malpezzi, che era alla sua prima candidatura, venne eletto sindaco al primo turno con il 54,1% dei voti (in totale 18.403). In quell'occasione barrarono il simbolo del Pd il 40,8% dei votanti. Gian Carlo Minardi portò il centro-destra nel suo complesso al 31,6% dei voti, con la Lega Nord al 12,8% e il Popolo della Libertà al 15,5%.


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