giovedì 20 agosto 2015

Dal successo della Festa dell'Unità la spinta per rilanciare l'iniziativa e la proposta del PD

di Giorgio Sagrini (del Direttivo PD - Circolo di Casola Valsenio)

La Festa dell’Unità è andata bene, molto bene. E’ stato faticoso ma ci ha detto che a Casola, anche a Casola, esiste una forza politica sana, fatta di gente per bene, di ogni età, che vuole bene al proprio paese, che si impegna per il proprio Paese e per la propria comunità, che ci prova a mantenere una presenza politica organizzata sul territorio, che vuole essere luogo di partecipazione e di discussione politica e democratica.

Con l’aria che tira non è cosa da poco. E che tutto questo accada a sinistra è motivo di soddisfazione.

Ma dobbiamo lavorare: dobbiamo, da un lato, arginare il populismo becero e irresponsabile, la deriva xenofoba della destra e, dall’altro, sostenere l’opera di cambiamento e di modernizzazione, non solo del Paese, ma della stessa sinistra e della sua funzione nazionale ed europea, intrapresa dal PD.

Credo che anche a Casola – forti della tradizione democratica e di sinistra del nostro paese - dovremo impegnarci, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, per evidenziare, valorizzare, sostenere il ruolo e la funzione del PD di grande forza riformista e di sinistra, di motore del cambiamento in Europa, in Italia e nella dimensione locale.

La nostra idea di Europa, la nostra idea di sinistra europea, la politica di riforme in Italia, la funzione che attribuiamo a una sinistra che sia capace di affermare una strategia di cambiamento e non solo di proclamarla, l’orgoglio dei risultati che stiamo ottenendo… tutto questo dobbiamo raccontarlo, farlo conoscere, in incontri pubblici, banchetti in piazza, volantinaggi, coinvolgendo parlamentari, consiglieri regionali, amministratori locali, dirigenti della Federazione, e mobilitando gli attivisti e i militanti del nostro Circolo.

Perché la democrazia, le opportunità, le riforme possono cambiare l’Italia; la paura e la chiusura che spargono a piene mani la destra, i leghisti e i grillini la condannano, invece, al declino.

Lo ammetto, non tutto quel che stiamo facendo mi convince – per esempio farei di più per sostenere l’importante ruolo democratico e di promozione economica e sociale dei Comuni! - ma ho chiara la percezione che, dal 1996, quello in atto è il più forte, generoso ed efficace tentativo di riforma, innovazione e cambiamento del Paese. E riempie di orgoglio sapere che a guidarlo è la sinistra, una sinistra che sa guardare alla prospettiva – in Italia e in Europa – senza perdere di vista la necessità di dare risposta ai problemi del Paese, qui e adesso.

La sinistra migliore che ho conosciuto è proprio questa, quella che sa tenere assieme prospettiva e quotidianità.

Noi dobbiamo fare in modo che questa idea di sinistra, consapevole e orgogliosa del proprio ruolo, diventi un sentimento comune e condiviso. Dobbiamo provarci, perché solo così possiamo vincere in Italia e aiutare la sinistra a tornare a vincere in Europa.

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