venerdì 27 novembre 2015

800 anni di storia. Un’occasione per ripartire

I casolani hanno ricevuto nei giorni scorsi "Il Ponte", il periodico dell'Amministrazione comunale di Casola Valsenio. In prima pagina è pubblicato l'articolo del Sindaco Nicola Iseppi dedicato agli 800 anni della fondazione del 'borgo' di Casola.

Oramai manca meno di un mese all’inizio del 2016 e l’anno che stiamo trascorrendo non ci ha regalato
grandissime soddisfazioni: è stato complicato, a tratti doloroso. Un anno che ci ha messo tutti alla prova facendoci affrontare problematiche diverse e finendo troppo spesso nelle pagine di cronaca nazionale. Amministrare un Comune poi è sempre più complesso, a prescindere da queste difficoltà.
Nel 2016 festeggeremo gli 800 anni di Casola Valsenio: nel giugno 1216, a seguito della distruzione
dei castelli di Casola e Monte Fortino da parte dei Faentini, si posero le prime fondamenta al paese nel luogo che ora conosciamo.
Stiamo organizzando i festeggiamenti per questo appuntamento e cercheremo di fare il massimo per coinvolgere tutti. Deve essere un’occasione per ripartire uniti e creare un nuovo spirito di comunità. Certamente non sarà semplice, ma crediamo ci possano dare forza le parole che pronunciò Aurelio Ricciardelli 10 anni fa quando ricordava la figura di Filippo Pirazzoli, il primo Sindaco eletto del nostro Comune.
Nel 2016 infatti ricorrerà anche il 70° anniversario della Repubblica Italiana e del primo Sindaco eletto democraticamente a suffragio universale, quindi il primo voto per le donne!
Le parole di Aurelio, come sempre, danno forza e speranza per il futuro.
“Le prime elezioni democratiche dopo la fine della guerra, dopo la Liberazione dal nazi-fascismo,
vengono convocate nella primavera del 1946. A Casola si vota il 31 marzo e l’1 aprile e per la prima
volta possono partecipare al voto anche le donne.
Alle donne, anche nell’Italia prefascista, il diritto di voto era negato.
La lista socialcomunista, come si diceva allora, ottiene la maggioranza dei consensi con 1834 voti, mentre alla Democrazia cristiana vanno 846 voti. Il capolista della sinistra – allora non c’era l’elezione diretta del Sindaco – è il giovane maestro Filippo Pirazzoli, Gigi come lo chiamavamo noi.
Filippo Pirazzoli nel Partito comunista italiano è un punto di riferimento, è uno degli esponenti più stimati e apprezzati. E’ un uomo mite, sensibile, profondamente convinto delle sue idee e rispettoso delle idee altrui. Insieme, socialisti e comunisti, lo indicano come capolista e nelle elezioni del 1946 entra in consiglio comunale, dove – il 9 aprile – viene eletto Sindaco. Nella giunta, insieme a lui, ci sono Guido Ricciardelli, Giuseppe Albertazzi, Ivo Pittano, Antonio Benericetti, Giovanni Chapuis, Andrea Menzolini. Il compito che attende il nuovo Sindaco è enorme.
Provate ad immaginare Casola senza Municipio, senza scuola, senza ospedale, senza acquedotto,
con i ponti di collegamento al paese distrutti, la viabilità nella maggior parte impraticabile, senza energia elettrica, con parte del patrimonio edilizio distrutto o inutilizzabile: sono ben 537 edifici pubblici e le case distrutte o danneggiate con 300 famiglie senza tetto pari a circa 1.000 persone. Quelli dal 1946 al 1951 sono anni duri, difficili, intensi, che Pirazzoli vive con passione, con inquietudine, ma anche con una personale e intima sofferenza. Muore giovane, a soli 28 anni: si toglie la vita a Firenze, nell’ottobre del 1951. A dargli l’ultimo saluto, quel giorno a Casola siamo in tanti. Ci sono i suoi compagni che portano il feretro a spalla fino al cimitero, e c’è tutto il paese.
Quel giorno, per la prima volta, vengono accese le luci della nuova illuminazione pubblica che, da Sindaco, ha fatto costruire su Via Roma.“
800 anni: dedicheremo il 2016 a ricordare quelle persone e quelle occasioni che hanno contribuito a costruire questa nostra bella comunità.
L’Amministrazione comunale vi augura buone feste e un felice anno nuovo!

Nicola Iseppi
Sindaco di Casola Valsenio

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