Che cos’è il ddl Cirinnà?
Le norme riguardano le unioni civili tra persone dello stesso sesso e la disciplina delle convivenze.
Chi si può unire civilmente e come si fa?
Persone dello stesso sesso, maggiorenni. Ci si reca di fronte all’ufficiale di stato civile con due testimoni. L’ufficiale provvede alla registrazione dell’unione civile nel registro anagrafico del Comune.
Quando non si può fare l’unione civile?
– tra eterosessuali
– se una delle due persone sia già sposata o abbia un’altra unione
– se una delle due persone sia interdetta
– se sussistano rapporti parentela analoghi a quelli che impediscono il matrimonio
– se una delle due persone è stata condannata per omicidio del coniuge o di chi sia stato unito civilmente all’altra persona. Nel caso di rinvio a giudizio o di sentenza non definitiva l’unione è sospesa.
Cosa si può decidere al momento dell’unione civile?
Il regime patrimoniale e l’eventuale adozione di un cognome comune.
Quali sono i diritti e i doveri derivanti dall’unione?
Tra i più rilevanti: assistenza morale e materiale, coabitazione, contribuzione ai bisogni comuni, potere e dovere di concordare l’indirizzo della vita familiare, estensione delle disposizioni di legge e dei contratti collettivi di lavoro previste per matrimoni e coniugi anche alle parti dell’unione civile.
Che succede per l’eredità?
Si applicano le stesse norme relative alla successione esistenti per i coniugi.
Come si scioglie un’unione civile?
Con l’istituto del divorzio breve o del divorzio diretto.
Gli uniti civilmente hanno diritto alla pensione di reversibilità, in caso di morte del partner?
Sì, perchè sono previsti tutti i diritti sociali. Secondo le stime dell’Inps il costo per lo Stato, a regime, potrebbe arrivare al massimo a una quarantina di milioni l’anno.
Convivenze di fatto: lo sapevi che...
Cosa sono le convivenze di fatto?
Un rapporto che lega due persone maggiorenni (eterosessuali o dello stesso sesso) unite stabilmente da legami affettivi di coppia che non siano né matrimonio, né unione civile.
Quali sono diritti e doveri della convivenza?
La reciproca assistenza in caso di malattia, di ricovero, la possibilità di visita in carcere. Ciascun convivente può inoltre designare l’altro quale suo rappresentante con pieni poteri in caso di malattia o di morte per le decisioni in materia di salute, donazione di organi, funerali.
Cosa prevede il disegno di legge per la casa di residenza?
Il convivente superstite ha il diritto di continuare ad abitare nella stessa casa per due anni o per un periodo pari alla convivenza se superiore ai due anni, e comunque per non più di cinque anni. Il convivente ha inoltre diritto di succedere al deceduto nei contratti di affitto. Ai conviventi si applicano le regole riguardanti i nuclei familiari per l’assegnazione delle case popolari.
Esiste un obbligo di mantenimento o di corresponsione di alimenti in caso di cessazione della convivenza di fatto?
Il giudice lo può stabilire per un periodo proporzionale alla durata della convivenza, ove uno dei due versi in stato di bisogno e non sia in grado di provvedere al proprio mantenimento
Che succede nel caso un convivente lavori nell’impresa dell’altro?
Gli spetta una partecipazione agli utili dell’impresa familiare, a meno che tra i due non esista un altro rapporto di società o di lavoro subordinato.
Quali sono gli altri campi in cui un convivente è parificato al coniuge?
L’interdizione, l’inabilitazione, il risarcimento dei danni.
Quando inizia la convivenza?
Al momento della costituzione della famiglia anagrafica.
Quando termina la convivenza?
Per accordo tra le parti, recesso unilaterale, morte di uno dei contraenti, matrimonio o unione civile di uno dei conviventi.
Quando è impossibile la convivenza?
Nel caso una delle due persone sia sposata, abbia un’unione civile, o ancora se sia minore, interdetta o sia stata condannata per omicidio o tentato omicidio del partner dell’altra.
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