martedì 22 marzo 2016

Con il cuore e con la mente a Bruxelles. Europa

Non possiamo che esprimere sentimenti di sgomento per quanto sta accadendo a Bruxelles in queste ore. Le immagini e le notizie che giungono dall’aeroporto e dalle stazioni della metropolitana della capitale belga sono terribili, mostrano l’estrema pericolosità del terrorismo di matrice islamica che colpisce in maniera sanguinaria persone innocenti nei luoghi e nelle attività della vita quotidiana.
L’obiettivo della violenza terroristica è fin troppo chiaro: minare le fondamenta della nostra civiltà, impedire la convivenza tra culture, etnie e religioni diverse, far prevalere la paura e l’odio sui valori della vita e della democrazia. Dobbiamo reagire, con fermezza assoluta, con ogni strumento compatibile con la cultura del diritto e dei diritti su cui l’Europa è nata e cresciuta. Più vigilanza, più cooperazione tra le intelligence, più prevenzione per tagliare ogni legame tra i terroristi e il tessuto sociale delle nostre città. Ogni paese deve fare la sua parte per combattere con efficacia il rischio di azioni terroristiche, tutti insieme in Europa dobbiamo approntare una strategia unitaria, superando l’illusione di poter fare ciascuno in casa propria.
Proprio la minaccia terroristica dimostra la necessità e l’urgenza di una maggiore coesione e solidità della costruzione europea. Per questo al cordoglio e al dolore per le vittime, alla solidarietà che vogliamo far sentire alle autorità e al popolo belga, dobbiamo accompagnare l’impegno a moltiplicare ogni sforzo per unire le forze contro la follia jihadista.

Su "l'Unità", informazioni in tempo reale sugli attentati di Bruxelles

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