Il deficit è ai minimi dal 2007, le tasse calano, e crescono gli occupati. A gennaio rispetto a dicembre si registrano +70mila posti di lavoro.
In un anno l'aumento dei posti fissi è di +426mila. Non solo, i dati evidenziano che si tratta di buona occupazione, infatti registriamo il calo dell'occupazione precaria (-28mila) e la crescita di quella stabile (+90mila), solo nel mese di gennaio, il che vuol dire meno precarietà e più sicurezza.
Tutti questi dati ci dicono che il Paese riparte sul serio. Non ci dobbiamo accontentare e siamo certi che le riforme approvate e quelle in corso daranno ulteriore impulso alla ripresa, unitamente ad un cambio di passo delle politiche europee che l'Italia continuerà a chiedere con forza.
L'Italia riparte, riparte davvero.
Alcuni numeri
Il PIL: +0,8%. (Fonte: ISTAT)
Il DEFICIT: è sceso per la prima volta da anni sotto il 3%: quest'anno abbiamo fatto il 2,6%, miglior risultato degli ultimi dieci anni. (Fonte: ISTAT)
Il LAVORO: in due anni quasi mezzo milione di posti di lavoro stabili in più. I contratti a tempo indeterminato nel 2015 sono aumentati di 764.000 unità (Fonte ISTAT e INPS).
L'EVASIONE FISCALE: il 2015 è stato l'anno record nella lotta all'evasione con 14,9 miliardi di euro recuperati dallo Stato. (Fonte: AGENZIA DELLE ENTRATE)
LA SPENDING REVIEW: in due anni abbiamo fatto tagli per 24,9 miliardi, di cui la stragrande maggioranza a livello di governo centrale. (Fonte: MEF)
LE TASSE. Abbiamo impedito ogni aumento di tasse e bloccato l'aumento delle tasse locali. In due anni siamo intervenuti con 80 euro a più di dieci milioni di persone, IMU e TASI prima casa, IRAP costo del lavoro, superammortamento fiscale al 140%, incentivi fiscali del JobsAct, tasse agricole, credito di imposta per il Sud. (Fonte: LEGGE DI STABILITA')
L'EXPORT: nel 2015 è cresciuto del 4,3%. (Fonte: ISTAT)
I MUTUI: aumentati del 97%. (Fonte: ABI)
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