mercoledì 13 luglio 2016

Scontro tra treni in Puglia: 23 i morti accertati. Sabato i funerali delle vittime

Sono state completate le procedure di riconoscimento ufficiale delle salme delle vittime della tragedia ferroviaria, avvenuta ieri nel tratto delle Ferrovie del nord barese tra Corato e Andria. Il bilancio provvisorio è di 23 vittime accertate e di 23 feriti. Tra i morti anche anche i macchinisti dei due treni, Luciano Caterino, 37 anni, originario di Corato, e Pasquale Abbasciano. Ha perso la vita anche il capotreno del 1016, Albino De Nicolo, mentre è rimasto ferito il capotreno del 1021, Nicola Lorizzo. I vigili del fuoco hanno concluso le operazioni di recupero tra i rottami: la linea ora è sgombra e non sono stati trovati altri resti umani.
“Non ho mai visto nulla del genere, sui corpi c’erano ferite tali da non potere essere guardate”, ha commentato il responsabile di pronto soccorso del 118 sul luogo dell’incidente, Mino Cannito. “I medici, i volontari e tutta la macchina dei soccorsi – ha concluso Cannito – ha funzionato alla perfezione e il resto lo hanno fatto i volontari e i tanti che hanno donato il loro sangue, fra cui, ieri, il viceministro, il suo sangue gruppo zero è stato utile e il suo è stato un gran gesto di cortesia istituzionale”.
Il sindaco di Corato, Massimo Mazzilli, ha ordinato il lutto cittadino da oggi fino al giorno dei funerali delle vittime del disastro ferroviario che si terranno sabato.
Intanto le inchieste attualmente aperte sono due. La prima è della procura di Trani che indaga – a carico di ignoti – per disastro ferroviario e omicidio plurimo colposo. La seconda è di tipo amministrativo ed è condotta dalla Ferrotramviaria, la società che gestisce il tratto dove è avvenuto il drammatico scontro tra due treni in Puglia.
Massimo Nitti, direttore generale della Ferrotramviaria, ha promesso chiarezza e si è messo a disposizione delle autorità: “Non abbiamo mai pensato di far camminare non in condizione di sicurezza, abbiamo fatto tutto ciò che potevamo. I viaggiatori sono il nostro patrimonio. È una tragedia immane. Quello è l’unico tratto in cui è attivo il consenso telefonico per regolare gli incroci. I macchinisti non si potevano vedere perché si sono trovati faccia a faccia all’uscita da una curva. E forse non hanno fatto in tempo a frenare. I treni credo procedevano al massimo della velocità. Il treno che veniva da Corato si è trovato di fronte l’altro treno quando non poteva fare nulla. Abbiamo messo a disposizione dell’autorità giudiziaria tutti i registri della comunicazione perché vogliamo sia fatta chiarezza”, ha spiegato Nitti.
A promettere chiarezza sulla vicenda anche il ministro dei Trasporti Graziano Delrio intervenuto per un’informativa sull’incidente nell’aula di Montecitorio garantendo “tutto il nostro impegno al fianco dei magistrati e della Regione Puglia che non lasceremo sola”. Il ministro ha voluto ricordare anche le tantissime persone che si sono mosse per donare il sangue. In sole 24 ore sono state raccolte 2724 sacche di sangue, quasi il triplo rispetto alle 464 unità raccolte in media ogni giorno nella regione. “La risposta maggiore delle donazioni – ha spiegato il coordinatore del centro regionale sangue della Puglia, il medico Michele Scelsi – si è avuta nei luoghi vicini alla strage, ma anche a Barletta e Bari dove le strutture sanitarie sono state prese d’assolto dai donatori che hanno dovuto aspettare fino a quattro ore pur di donare sangue. Nella mia struttura, nell’ospedale San Paolo – sottolinea Scelsi – sono spontaneamente tornati dalle ferie medici, infermieri e ausiliari”.
Il procuratore Francesco Giannella ha aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di omicidio plurimo e disastro colposo. Ancora non si conoscono i motivi dell’incidente, ma le ipotesi più accreditate sono quelle dell’errore umano e del problema tecnico in uno dei due treni, forse nel sistema di segnalazione telefonica. L’unica cosa certa, però, è che i due treni non hanno neanche cercato di frenare. A fare chiarezza sulle cause potrebbe essere la scatola nera che i soccorritori hanno trovato scavando con due escavatori e una gru che hanno rimosso pezzi di lamiere aggrovigliate e sedili sradicati.

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