Un kamikaze si sarebbe confuso tra gli invitati e avrebbe azionato la sua carica esplosiva provocando l’attentato. Erdogan punta il dito contro l’Isis
Continua a salire il numero delle vittime dell’attentato avvenuto la notte scorsa durante una festa di nozze a Gaziantep, città turca abitata prevalentemente da curdi, vicino al confine con la Siria. Il bilancio aggiornato è di 51 morti e di circa un centinaio di feriti dopo un’esplosione avvenuta durante i festeggiamenti delle nozze che che si stavano celebrando per strada, come è tradizione nella Turchia meridionale.
“E’ certo che ultimamente si è parlato del fatto che Daesh avesse una struttura o posizione a Gaziantep. Da subito, ora le nostre forze di sicurezza continueranno con un lavoro ancora più intenso contro il terrorismo”, ha affermato il presidente Recep Tayyip Erdogan.
Secondo Erdogan l’attentato sarebbe stato compiuto da “un kamikaze tra i 12 e i 14 anni che si è fatto esplodere e che portava anche esplosivo attivato a distanza”. Gli indizi, ha aggiunto Erdogan, sembrano confermare che l’Isis sia responsabile dell’attacco suicida, anche se al momento non c’è alcuna conferma.
Il kamikaze sarebbe stato presente alla festa; si sarebbe confuso tra gli invitati e avrebbe azionato la sua carica esplosiva provocando la strage. Le forze di sicurezza turche sono alla ricerca di due persone che accompagnavano il presunto autore dell’attentato e che sarebbero fuggite dopo l’esplosione.
Lo sposo era membro del partito filocurdo Hdp: la coppia si era trasferita a Gaziantep, dove risiede una grande comunità curda, da Siirt, città curda più ad est, per fuggire dai combattimenti tra i ribelli curdi e le forze di sicurezza.
La strage di di Gaziantep, in cui le vittime sono soprattutto curdi, è la più tragica per numero di morti nell’ultimo anno in Turchia.
Tanti i messaggi di vicinanza alla Turchia: anche il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni ha commentato la strage in un tweet.
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