martedì 29 novembre 2016

In pillole: Il decreto fiscale

Numerose le misure rilevanti contenute nel decreto fiscale approvato in via definitiva al Senato: tra le altre segnaliamo l’abolizione di Equitalia e la possibilità di “rottamare” le cartelle esattoriali, gli interventi di semplificazione fiscale e l’abolizione degli Studi di Settore

Abolizione di Equitalia
Le competenze e il personale di Equitalia passeranno all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ente di natura pubblica controllato dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Il nuovo Ente agirà nel rispetto dello Statuto del contribuente e del principio di leale collaborazione tra fisco e cittadini.

Rottamazione delle cartelle esattoriali
Vengono definiti nel dettaglio tempi e modi; viene allargata la platea (possibilità di rottamazione estesa anche alle cartelle notificate nel 2016); vengono diluiti i pagamenti (quelli legati alla definizione agevolata possono essere pagati in 5 rate anziché 4, fermo restando che dovranno essere pagati per il 70% nell’anno 2017 e per il restante 30% nel 2018; viene concesso più tempo per presentare la domanda e si allungano poi i tempi entro i quali sarà possibile presentare la dichiarazione all’agente della riscossione, che slitta dal 23 gennaio 2017 al 31 marzo 2017; viene prevista una clausola di salvaguardia per i contribuenti che hanno già richiesto la definizione agevolata secondo le vigenti (meno favorevoli) condizioni.


Pacchetto semplificazioni fiscali
E’ prevista una moratoria estiva con stop ai versamenti fiscali derivanti da accertamenti automatici tra il 1° agosto e il 4 settembre; è consentito l’utilizzo dell’F24 cartaceo per operazioni fino a 1.000 euro e per i contribuenti non titolari di partiva IVA; no Tax day con lo spostamento delle scadenze dal 16 al 30 giugno di ogni anno di IRES, IRPEF e IRAP (versamenti IMU e TASI restano al 16 giugno); è prevista la certificazione Unica con lo spostamento dal 28 febbraio al 30 marzo del termine per l’invio della CU (il vecchio “CUD”) da parte dei datori di lavoro; sono rimodulate le scadenze 730 con lo spostamento al 23 luglio di quella per la presentazione della dichiarazione dei redditi tramite 730 precompilato; anche i CAF potranno inviare i modelli 730 ordinari fino al 23 luglio a patto che abbiano processato almeno l’80% delle dichiarazioni entro il 7 luglio; saranno eliminati diversi adempimenti informativi, dalla cedolare secca agli immobili detenuti all’estero alla scelta dei regimi contabili opzionali; le Partite IVA saranno chiuse d’ufficio, da parte dell’Agenzia delle Entrate, se inattive per tre anni; sarà esteso il ricorso alla PEC per notifiche e atti catastali; i prelievi disposti dalle imprese fino a 1.000 euro al giorno e 5.000 al mese non innescheranno più accertamenti; diventeranno deducibili le spese sostenute in trasferta dai professionisti.

Abolizione degli studi di settore
 Dal 2017 al loro posto arrivano gli “indici sintetici di affidabilità fiscale” che premiano i contribuenti più seri e affidabili. A tali indici del contribuente saranno collegati anche meccanismi premiali per le imprese più affidabili (come l’esclusione o la riduzione dei termini per gli accertamenti), oltre a vantaggi come rimborsi più veloci.

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