Paolo Calvano, Segretario regionale PD Emilia-Romagna
Care democratiche e cari democratici, ci fanno gli esami del sangue spesso, del resto siamo gli unici ad avere il sangue.
Sulle feste di Settembre quando splende il sole gli stand si riempiono e i dibattiti attraggono. Testimonianza ne è la Festa Nazionale di ieri a Imola, pienone con i sindaci, sala straripante di gente con il bravo Minniti, e tanta gente in giro.
E' normale che facciano i raggi X alle nostre feste perché siamo gli unici che conservano la forza, la capacità, l'organizzazione e i volontari per farle.
È normale che facciano il conto preciso di quanta gente partecipa alle nostre competizioni democratiche interne, perché siamo gli unici che hanno regole democratiche interne. Gli altri sono altro, e la democrazia interna manco sanno cosa sia, anche quelli che si riempiono la bocca di partecipazione democratica della rete.
È normale che ci facciano le pulci sugli iscritti. Siamo ormai rimasti gli unici che ne hanno ancora, poi c'è chi, più o meno volontariamente, si dimentica che da dieci anni siamo un partito di iscritti ed elettori e in Emilia-Romagna ci sono entrambi gli albi e il secondo comprende 309 mila persone.
È normale che guardino con attenzione i nostri conti. Siamo gli unici che hanno una struttura e una organizzazione che ha entrate e costi e fin dall'inizio i nostri bilanci abbiamo deciso di certificarli anche quando non era obbligatorio. I nostri bilanci sono trasparenti, ad altri partiti bloccano invece i conti in banca.
Siamo tutto questo e molto altro. Siamo una cosa bellissima. C'è chi gioca a farci perdere fiducia in noi stessi, ma noi saremo più forti. A me lo avete insegnato voi e a voi, tutte e tutti, mi permetto di ricordarlo.
Forza e coraggio, che è ancora lungo il nostro viaggio!
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