martedì 26 dicembre 2017

Nell'Unione la via del futuro

Nicola Iseppi, Sindaco di Casola Valsenio


La firma dell'atto costitutivo dell'Unione dei Comuni nel 2011
Il 2017 si sta concludendo. E' un momento storico per il Comune di Casola Valsenio, così come per gli altri Comuni in Unione, perché pochi giorni fa il nostro Consiglio comunale e il Consiglio dell'Unione hanno deliberato il conferimento totale di tutte le funzioni. Si tratta della conclusione di un percorso che giudicavamo molto ambizioso, e forse impossibile, quando partimmo solo sei anni fa. Oggi l'Unione della Romagna Faentina è un Ente che ha assorbito tutto il personale e tutte le funzioni dei Comuni aderenti, siamo il primo caso in Italia per dimensione territoriale e popolazione servita.
Il progetto non prevede solamente il cambiamento giuridico-amministrativo della "macchina comunale", che potrebbe sembrare un processo interno e poco interessante, ma ora che tutto è stato conferito è necessario completare l'opera armonizzando i regolamenti e le modalità di erogazione dei servizi.
L'idea di base è che tutti i cittadini di questo territorio dovranno avere la medesima qualità del servizio e questa dovrà, a regime, migliorare specializzando maggiormente i dipendenti comunali alle diverse problematiche che le imprese e i cittadini ci richiedono.
Vogliamo modificare l'approccio al Municipio, non solo implementando maggiormente le tecnologie digitali che già sono a disposizione, ma creando uno sportello polifunzionale che accolga il cittadino e possa dare una risposta immediata alle domande più frequenti.
Parallelamente dovranno nascere degli sportelli specialistici, di secondo livello, per dare risposte specifiche e veloci alle richieste più complesse.
Questo disegno lo dovremo completare in corsa, non esistono attualmente modelli come il nostro e ci sentiamo, e ci poniamo, come un laboratorio per sviluppare una nuova forma di governo del territorio che certamente sia vicina al cittadino, ma con una visione più ampia.


L'ultima materia conferita è stata la cultura (includendo anche sport e biblioteche), una materia complessa che contiene i legami con l'associazionismo locale e tutte quelle espressioni culturali che identificano una comunità. C'è stata discussione sull'opportunità di quest'ultimo conferimento, ma io credo sia stata una scelta giusta perché proprio condividendo le politiche culturali e sportive si può, nel tempo, creare una vera comunità allargata.
La nostra Unione sconta una mancanza storica di rapporti fra i Comuni aderenti, solo pochi anni fa erano parecchio accesi i campanilismi che rendevano difficili i rapporti. Tuttavia questo non è più compatibile con i tempi che stiamo vivendo e con le necessità del lavoro, dello studio e dei bisogni delle persone che risiedono in questa Unione. Il mondo si sta facendo sempre più piccolo e i confini amministrativi diventano sempre più stretti, maglie che difficilmente contengono la progettualità o i bisogni delle singole comunità.
Credo che nel 2018 dovremo gettare le basi per un metodo di lavoro intelligente e responsabile così da scongiurare che in futuro l'Unione possa diventare un tema di divisione politica. Siamo in un periodo storico complicato da questo punto di vista, ma questo non deve accadere a casa nostra, non possiamo disperdere il grande capitale accumulato. Sicuramente ciò che è stato fatto è migliorabile, ma la cosa importante è che questo territorio ha dimostrato di poter lavorare assieme e così dovrà accadere anche in futuro.

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Su questi temi, affrontati dal Sindaco Nicola Iseppi, rimandiamo alla lettura dell'importante documento di indirizzo, approvato dai Circoli PD della Romagna Faentina:
https://pdcasolavalsenio.blogspot.it/2017/12/lunione-fa-la-forza-presentato-il.html

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