sabato 30 dicembre 2017

Vi spiego perché la FLAT TAX - su cui il centrodestra farà la campagna elettorale - è una bufala colossale

di Luigi Marattin (Consigliere economico della Presidenza del Consiglio dei Ministri)

Nei prossimi giorni - appena finiscono i conti che stanno facendo - il centrodestra annuncerà qual è l’aliquota unica con cui vorranno sostituire l’attuale sistema di tassazione dei redditi delle persone fisiche. La Lega Nord vuole il 15%, Forza Italia il 23%.
Per come è stata esposta finora, si tratta di un colossale raggiro ai danni degli elettori. Vediamo perché.
I motivi sono essenzialmente due: è una proposta profondamente iniqua e del tutto priva delle coperture necessarie.


1) PERCHÉ È PROFONDAMENTE INIQUA?
Il nostro sistema fiscale diventerebbe un posto in cui sia l’operaio che guadagna 1300 euro al mese che l’affermato professionista da 300.000 euro l’anno pagano - in proporzione al loro reddito - la stessa cosa (15% o 23% ce lo diranno appena finiscono di fare i conti).
Per salvaguardare il principio costituzionale della progressività della tassazione (=più guadagni, più devi contribuire in proporzione) ci dicono che potenzieranno il sistema di deduzioni (=parte di reddito su cui non pago tasse) e detrazioni (=riduzione del gettito fiscale da pagare) riservato solo a coloro che hanno un reddito basso.
La quasi totalità delle agevolazioni di questo tipo si applicano ai redditi sotto i 55.000 euro. Vuol dire che i contribuenti sopra quella cifra (“i più ricchi”) - che al momento hanno aliquote marginali del 41% e 43% - beneficeranno di un dimezzamento secco delle aliquote marginali (se prevarrà Forza Italia e quindi verrà scelta l’aliquota del 23%) o addirittura di una riduzione di due terzi (se prevarrà l’aliquota leghista del 15%).
E gli altri (“i più poveri”)? Chi guadagna meno di 55 mila euro (che oggi ha aliquote marginali del 23%, 27% e 38% e GIA’ USUFRUISCE DI DEDUZIONI E DETRAZIONI), avrebbe un beneficio molto molto inferiore, perché minore è la distanza tra aliquota attuale e aliquota flat: addirittura nel caso dei “più poveri di tutti” (coloro che guadagnano fino a 15.000 euro l’anno), non ci sarebbe alcun beneficio, in quanto già oggi hanno l’aliquota del 23%.

2) PERCHÉ È UNA PROPOSTA CHE - nonostante il bombardamento mediatico che avremo - NON POTRÀ MAI REALIZZARSI (e i primi a saperlo sono proprio gli esponenti del centrodestra)?
Lo dice con molto candore il leader del centrodestra, il Presidente Silvio Berlusconi, nella sua intervista di oggi al Corriere della Sera: “stimiamo che farà emergere molto sommerso, quindi nuovo gettito. Insomma non va finanziata, si finanzia da sola”.
Quando ero bambino c’era la pubblicità di un microonde; il marito voleva convincere la moglie a comprarlo. Lei, scettica, diceva “e poi lo pulisco io!”; al che il marito replicava con spirito paternalistico “ma noooo, si pulisce da solo”.
Ma la finanza pubblica non funziona come i forni microonde di nuova generazione. Perché ?
a) il ragionamento (comunque sbagliato) dell’emersione del sommerso vale per le imposte dove è concentrata evasione e elusione. In Italia si tratta soprattutto dell’Iva, che secondo molte stime nasconde più di 100 miliardi di evasione. La “flat tax” riguarda invece l’Irpef, un’imposta la cui platea di contribuenti per circa il 90% è costituita da lavoratori dipendenti e pensionati. Vale a dire, contribuenti che non possono evadere, visto che hanno le trattenute direttamente in busta paga. Quindi la “magia” dell’emersione del sommerso sarebbe comunque assolutamente marginale.
b) nei documenti di finanza pubblica non si può dire “si finanzia da sola”. Quando si prevede una minore entrata (e la flat tax avrebbe svariate decine di miliardi di minori entrate), occorre PER QUELLO STESSO ANNO indicare o la minore spesa o la maggiore entrata (=nuove tasse) che la va a compensare. Questa semplice verità è ben conosciuta dal Presidente Berlusconi, che nell’ultimo quarto di secolo per ben tre volte ha guidato il Governo. Per questo è ancora più grave che prenda in giro gli italiani con queste favolette.
La flat tax quindi è una totale bufala.
Perché i loro proponenti mentono su come riempiranno il buco di decine di miliardi che provocherebbe (“si pulisce da solo” vale per il microonde, non per i conti pubblici), e perché - anche se non fosse così - sarebbe una colossale opera di redistribuzione dai più poveri ai più ricchi.

L’Irpef è un’imposta vecchia e inefficiente. A mio parere nella prossima legislatura va rifatta completamente, con più semplicità (meno aliquote e meno complicazioni), più razionalità (perché devono esistere le addizionali regionali e comunali? Ad ogni livello di governo il suo strumento fiscale) e più tecnologia (tra 10 anni, deve essere possibile pagare le tasse con una app).
Ma per farlo serve serietà e competenza. Non le favolette del forno a microonde.

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