venerdì 2 marzo 2018

Più cultura. Scuola e università al centro. Il programma PD

Pubblichiamo, punto per punto, il programma del PD per la cultura, la scuola e l’università
Quando in Italia si parla di cultura il pensiero corre subito al patrimonio storico, artistico, architettonico e museale di cui il nostro Paese è straordinariamente ricco. Giusto.
Così come è giusto rimarcare lo straordinario contributo che il nostro Paese ha dato, nel corso della storia, alla cultura umanistica del pianeta, esprimendo alcuni tra i più grandi geni della letteratura, delle arti figurative, della musica. E se è pur vero che nel corso degli ultimi anni siamo riusciti a far sì che il Paese tornasse a innamorarsi del suo incredibile patrimonio culturale, con una crescita spettacolare dei visitatori e degli incassi dei suoi musei, con un investimento nella valorizzazione del bello che ha avuto pochi eguali nel corso degli ultimi decenni, è vero anche che cultura non vuol dire soltanto passato. E non vuol dire soltanto sapere umanistico.
Cultura sono anche le imprese culturali e creative, che hanno beneficiato dell’introduzione degli incentivi fiscali per il loro sviluppo.
Cultura è cinema e spettacoli dal vivo, anch’essi protagonisti di un grande rilancio.
Cultura è design, è moda, è cibo, è capacità di progettare e di applicare la nostra arte ai canoni della produzione e alle esigenze dell’impresa.

Cultura sono le discipline scientifiche e tecnologiche che forse l’Italia ha colpevolmente, negli ultimi decenni, sottovalutato, ma nelle quali è riuscita comunque a esprimere straordinarie eccellenze in ogni ambito.
E cultura è ancora molto di più di tutto questo. Cultura è prima di tutto un diritto fondamentale dei cittadini: da questo principio discende la responsabilità pubblica di favorirne lo sviluppo e la diffusione e, insieme, di garantire a tutti l’accesso al nostro patrimonio e alla produzione culturale. Cultura è ciò che lega e rende forte una comunità.
Ciò che le permette di aprirsi al mondo senza perdere neppure per un istante il senso della propria identità.
Cultura è scuola, formazione, università, ricerca di base, la forma più tangibile di quella produzione e trasmissione del sapere attorno a cui ruota lo spirito di una comunità. E che oggi, in una fase di profonda metamorfosi globale, si eleva a primo e indispensabile propellente della capacità di un paese di competere e di prosperare. Cultura è ricerca, è la sfida della scoperta del nuovo e dell’inatteso, è il pensiero divergente che sovverte e rivoluziona antiche certezze, è la resilienza dei nostri ricercatori che nonostante tutti i tagli di risorse nella stagione del centrodestra si sono fatti valere quali eccellenze e motivi di orgoglio del nostro
Paese. Cultura sono i valori sui quali si fonda ogni giorno il miracolo della convivenza civile ed è ciò che abbiamo il dovere di trasmettere ai nostri figli. Cultura è anche un potentissimo catalizzatore di energie che uniscono il Paese, i suoi territori, le sue imprese e comunità nella missione della bellezza e dell’innovazione.

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