venerdì 6 aprile 2018

L’Unione e i Comuni della Romagna Faentina avviano un progetto per la "sicurezza partecipata e il controllo di vicinato"

Se ne parlerà nel convegno di sabato 7 aprile nella Sala del Consiglio della Residenza municipale faentina. A seguire, verranno organizzate assemblee pubbliche di presentazione e avvio del progetto in tutti i Comuni, tra aprile e maggio. A Casola Valsenio l’assemblea, organizzata da Unione, Comune e Corpo della Polizia Municipale, si terrà a inizio maggio. A breve verrà comunicato data, orario e luogo.

Fare Controllo del Vicinato significa promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini. Il Controllo del Vicinato presuppone la partecipazione attiva dei cittadini e la necessaria cooperazione con le forze dell’ordine al fine di prevenire e ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone.
Questa la tematica del convegno "Sicurezza urbana e controllo del vicinato", promosso dall’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia e dall’Unione della Romagna Faentina si terrà nella Sala Consiliare "E. De Giovanni" della Residenza Municipale (piazza del Popolo 31, Faenza), in programma sabato 7 aprile 2018 alle ore 9.30.
Il convegno, moderato da Silvia Gentilini, Vice Questore, Dirigente Commissariato di P.S., vedrà come relatori Andrea Luccaroni - Assessore alla Polizia Municipale Sicurezza e Partecipazione, Comune di Faenza; Roberto Sgalla - Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato; Alessandro Mancini - Procuratore della Repubblica, Ravenna; Gian Guido Nobili - Coordinatore Nazionale FISU, Enzo Marco Letizia - Segretario Nazionale ANFP.
Interverranno inoltre, Giovanni Malpezzi, Presidente Unione della Romagna Faentina; Francesco Russo, Prefetto di Ravenna; Rosario Russo, Questore di Ravenna.

Si vuole estendere a tutti i Comuni dell’Unione l’esperienza avviata già da qualche tempo in alcuni quartieri faentini con il progetto Fa Tam Tam.
Di cosa si tratta?
E’ il coinvolgimento dei cittadini in un sistema di allertamento e maggiore attenzione a ciò che accade nella propria zona di residenza. Si richiama a tutti quei progetti di controllo di vicinato nati nei paesi anglosassoni e che hanno iniziato a diffondersi anche in Italia.
L'idea è quella di mettere in collegamento i vicini di casa in modo da creare una rete di informazioni e comunicazioni che renda più difficile la penetrazione dei malviventi nelle abitazioni. Le persone, i cittadini che vivono vicini gli uni accanto agli altri, sono il fulcro del sistema che mira, oltre che a formare una barriera contro chi si predispone a visitare le nostre case e a privarci dei nostri beni e della nostra serenità, anche a creare una comunità più coesa e solidale.
Fondamentale è inoltre il sostegno delle forze dell'ordine e il filo diretto, il collegamento che si instaura.

Con questo progetto, fortemente sostenuto dalla Polizia municipale, ogni gruppo di residenti sarà direttamente collegato con un server centrale e da questo rimbalzeranno le segnalazioni ai componenti del gruppo. Degli aspetti pratici e operativi e delle modalità di adesione dei cittadini ai gruppi di vicinato, si parlerà dettagliatamente e in maniera approfondita anche nell’assemblea di maggio a Casola Valsenio.

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