martedì 29 maggio 2018

Il bluff di Salvini. Ha usato Savona come alibi per far saltare il tavolo e andare al voto.

"Ipotizzare l'uscita dall'Euro, con un piano B studiato anche dal candidato Ministro, ha creato un disastro finanziario per l'Italia. L'ipotesi di non restituire 250 miliardi di Euro di debito pubblico, l'idea di creare una sorta di moneta parallela ha dato l'idea di un Paese allo sbando. Il Presidente della Repubblica ha esercitato le sue prerogative costituzionali come tutti gli altri suoi predecessori hanno fatto in più di una circostanza e io ne sono testimone anche personale. La Costituzione va almeno letta".
"Mattarella era pronto a firmare la nomina per il Ministero dell'Economia per il braccio destro di Salvini, Giorgetti. Ma la Lega non ha voluto. Savona ha un curriculum diverso dall'identikit del grillo-leghista: banchiere di lungo corso, uomo che ha partecipato ai convegni Bilderberg, esponente della finanza internazionale, professionalmente coinvolto in vicende come Impregilo, il ponte sullo Stretto, il Mose di Venezia.
Perché Giorgetti no e Savona sì? Cosa c'è sotto? Salvini ha usato questa vicenda come alibi perché preferisce fare campagna elettorale sulla pelle degli italiani, ma non vuole governare".
Lo ha scritto Matteo Renzi sulla sua eNews.

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