Il PD di Casola Valsenio si associa al sentimento di rabbia e indignazione a seguito della cronaca degli ultimi giorni. Rimini, Guidonia, Nettuno.. una tragica escalation di razzismo e violenza che deve far riflettere profondamente.
“..Episodi di intolleranza criminale come questo sono il frutto di predicazioni xenofobe, di un clima creato ad arte di odio e di paura..” questo è il commento del Segretario Walter Veltroni dopo l’ultimo caso di qualche ora fa.
E alla crisi dei valori si aggiunge la deriva istituzionale che il governo Berlusconi propone con la sua riforma della Giustizia. Sarebbero tutti casi irrisolti se passasse la legge sulle intercettazioni. A spiegarlo è il procuratore aggiunto di Milano, Armando Spataro in un intervista rilasciata a la Repubblica. "Oggi la polizia – ha risposto Spataro - potrebbe chiedere al pm di mettere sotto controllo il telefono di personaggi noti per il feroce razzismo contro gli immigrati, magari visti nei giorni precedenti mentre si aggiravano alla stazione. Basterebbero "gravi indizi di reato" e l'assoluta indispensabilità dell'ascolto per le indagini, requisiti indiscutibilmente presenti nell'esempio ipotizzato. Con la riforma, invece, occorrerebbero "gravi indizi di colpevolezza", lo stesso grado di prova che ne consentirebbe la cattura. Ma è evidente che sospetti ben precisi non equivalgono a "gravi indizi di colpevolezza". Dunque niente cattura, ma soprattutto niente indagini con intercettazioni".
A rincarare la dose ci ha pensato poi il Ministro dell’Interno Roberto Maroni affermando oggi che«Per contrastare l’immigrazione clandestina non bisogna essere buonisti ma cattivi, determinati, per affermare il rigore della legge». È un comportamento vergognoso e molto pericoloso che alimenta inutilmente l’odio e il razzismo.
Il PD di Casola Valsenio intende esprimere la propria indignazione per quanto sta succedendo, per la deriva razzista che sta dilagando e per la mancanza di valori e di sensibilità del Governo Berlusconi nell’affrontare questo tema.
..ricordiamo ancora il 27 gennaio, Giorno della Memoria, perché tutti possiamo riflettere ancora una volta su cosa ha prodotto in passato la lotta al “diverso”.
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