martedì 15 settembre 2009

Scricchiolii 4


L'attacco diventa sempre più pesante e sempre più diretto. Un vero e proprio messaggio intimidatorio. Vittorio Feltri pubblica oggi (15 settembre 2009) sul “Giornale” (il quotidiano di proprietà della famiglia Berlusconi) un altro duro editoriale contro Gianfranco Fini (nella foto, intervistato alla Festa del PD di Genova), con una polemica che ricorda il caso del direttore dell'Avvenire, Boffo, poi costretto alle dimissioni. Il direttore del “Giornale” cita un dossier contro il presidente della Camera e contro uomini a lui vicini in merito a incontri con squillo in sedi istituzionali. Il "fondo" è intitolato "Il presidente Fini e la strategia del suicidio lento", poi un secondo titolo: "Ultima chiamata per Fini: o cambia rotta o lascia il PdL".
Fini, da parte sua, osserva che "Di fronte a chi solleva delle questioni politiche si risponde con il fango e le minacce".
E intanto le tensioni nel PdL e nella maggioranza aumentano, e si parla di elezioni anticipate.
Così vanno le cose nel centrodestra, dove a quanto pare la nascita del PdL – questa sì, una fusione a freddo! – ha tutt’altro che risolto il rapporto tra le sue diverse anime. E soprattutto non ha risolto le modalità del processo decisionale: qual è il processo di formazione delle decisioni, in quali sedi si discutono le scelte politiche, come si selezionano i gruppi dirigenti, chi decide le candidature ai vari livelli, che ruolo hanno gli iscritti?
Avevamo già segnalato questo problema… a quanto pare con qualche fondamento.
Quelli che oggi litigano sono gli stessi che volevano fare la lezione al PD, che sbertucciavano il dibattito interno del PD, che deridevano le regole che il PD si era dato nella sua fase costituente, che denunciavano le lacerazioni e le divisioni del PD (…perché, evidentemente, poco abituati a discutere e a confrontarsi), che denigravano le elezioni primarie del PD…
E’ proprio vero: con le patacche si può riuscire, per un po', a nascondere la realtà, ma la verità, alla fine viene a galla. Sempre.

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