martedì 8 dicembre 2009
Il Governo continua a non far niente per l'economia: cancellata la "green economy" dalla Finanziaria
A Casola investiamo in energie rinnovabili (nella foto, pannelli fotovoltaici sul tetto del Cinema Senio). Perché sappiamo che è giusto, che è necessario all'ambiente e all'economia. Per noi la politica è - ...o almeno ci sforziamo che sia - impegno per costruire un futuro migliore. Con responsabilità e coerenza.
Non abbiamo aspettato le decisioni di altri, abbiamo fatto delle scelte e stiamo cercando di metterle in pratica: installazioni fotovoltaiche negli edifici pubblici, impianti eolici, produzione di calore da biomasse legnose.
Con noi c'è la Provincia, c'è la Regione con il suo piano energetico, ci sono soggetti economici e imprese che vogliono condividere l'impegno per lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili.
In Europa, negli USA, gli investimenti in quella che viene chiamata "green economy" sono parte rilevante delle stragie di contrasto della crisi e per la ripresa, su nuove basi, dell'economia.
Il mondo è impegnato, a Copenhagen, a definire le strategie per sconfiggere il surriscaldamento del pianeta. L'Italia dovrebbe fare sua la parte, essere all'avanguardia in questa battaglia per il futuro.
Ma nel Governo italiano non c'è nè coerenza nè responsabilità. La Legge finanziaria ha bocciato tutte le misure a favore della "green economy". Una scelta grave perchè si tratta di misure capaci di tenere assieme il rilancio dell'economia e le questioni ambientali, come ad esempio il credito di imposta del 55% per l'efficienza energetica nell'edilizia, introdotto dal Governo Prodi, o gli incentivi per la rottamazione degli elettrodomestici più energivori, o ancora dei fondi per il trasporto pubblico locale. Tutto questo è stato cancellato. E non c'è traccia di alcuna strategia in campo energetico, per le rinnovabili.
Che possibilità ha, il nostro Paese, di essere credibile nelle sedi internazionali se non partiamo da questo, dal rafforzare quei settori che concretamente possono dare un contributo al taglio delle emissioni di CO2 dell'Italia e, al tempo stesso, favorire l'economia?
La risposta è evidente: nessuna credibilità.
L'11 e il 12 dicembre il PD sarà in piazza a Casola e in altre 1000 piazze d'Italia, anche per questo. Per dire che l'Italia meriterebbe un'altra politica e un altro Governo.
Etichette:
Crisi economica e sociale,
Energie rinnovabili,
Proposte del PD
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento