sabato 5 dicembre 2009

La controfinanziaria del PD


Da una parte una maggioranza confusa che afferma, si pente, ritratta. Poco più in là un governo allo sbando, con ministri troppo occupati a litigare fra loro e un premier sempre affaccendato nel risolvere i suoi problemi giudiziari. A completare il quadro, un relatore, quello per la legge Finanziaria 2010, che sfiorando il picco della schizofrenia, propone di ritirare tutti gli emendamenti e, praticamente, di azzerare tutto il lavoro svolto fin qui. A distanza siderale da questo ignobile teatrino, il Paese vero: quello che lotta ogni giorno contro la disoccupazione, quello che fa i salti mortali per arrivare alla fine del mese, quello che sa che la crisi economica non si risolve con un po’ di psicoterapia.
Nella Finanziaria “light” di Tremonti per questa Italia non c’è spazio. È per questo che il Partito Democratico ha preparato una serie di proposte alternative da discutere e inserire nel provvedimento.

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