venerdì 8 gennaio 2010

Rosarno: una tragedia che si poteva evitare


Immigrati sfruttati e incattiviti creano disordini a Rosarno, cittadini impauriti rispondono con la giustizia fai-da-te: ecco i successi del governo. Bersani: "Basta scaricabarile, Maroni si ricordi che questi sono i risultati della Bossi-Fini".

Auto incendiate, cassonetti divelti, centinaia di persone armate di spranghe che si riversano nelle strade. È uno scenario da guerriglia civile, eppure a fare da sfondo questa volta non è Teheran, ma Rosarno, cittadina in provincia di Reggio Calabria. Una località sconosciuta ai più, ma che da ieri è diventata simbolo di un malcontento diffuso e costantemente sovrastato dagli spot di un governo incapace. Quello dei cittadini calabresi, giustamente affamati di quella fantomatica sicurezza che è valsa un voto al centrodestra, ma che per ora completa solo l’elenco delle troppe promesse tradite. Quella degli immigrati sfruttati dalla ndrangheta, costretti a lavorare 14 ore per appena 15 euro e perseguitati dalle leggi di un governo succube della Lega Nord.
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