domenica 24 gennaio 2010

Torino, i "Sì Tav" al Lingotto. Chiamparino: PdL non c'è. Teme di perdere voti

Il Sindaco Sergio Chiamparino (nella foto) ha guidato la manifestazione dei favorevoli alla TAV che si è svolta al Lingotto di Torino, dopo il corteo dei 20mila che ieri in Val Susa hanno ribadito il “No” all’alta velocità sulla Torino-Lione.
All’esterno sostava un piccolo gruppo di contrari alla TAV. Tre di essi sono entrati e gli organizzatori hanno loro offerto la possibilità di parlare.
"Non è una dimostrazione muscolare quella di oggi, tanto meno un braccio di ferro - ha detto Chiamparino - ma solo una grande occasione democratica per illustrare un'opera di cui l'Italia ha bisogno per stare sul mercato. Un'opera davvero bipartisan: infatti qui non c'è nessuna bandiera di partito. Un'opera bipartisan come furono il traforo del Frejus e in tempi più recenti la metropolitana di Torino, che, programmata decine di anni, fu oggetto degli stessi timori anche da parte degli ambientalisti e di cui invece i torinesi possono ora godere".
A proposito del “bipartisan”, Chiamparino parla dell’assenza del PdL al Lingotto: “Per ragioni politiche legate alla campagna elettorale, alcune forze del centrodestra non hanno partecipato. Mi dispiace, l'iniziativa era nata bipartisan e per quel che ci riguarda continueremo a considerarla tale".
Si è poi appreso che una conferenza stampa del PdL all'Hotel Ambasciatori avrà luogo alle ore 17. Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte, parla di un chiaro segnale di paura elettorale. "Non è una semplice fantasia il fatto che Bossi sia molto più interessato agli investimenti sulla Lombardia" sottolinea. “Dato che le risorse scarse hanno allocazioni alternative, a Bossi interessa che si vada avanti da Milano in là, piuttosto che sulla tratta piemontese".

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