mercoledì 15 settembre 2010

Commissariata la Lega Nord/Emilia. Per Bonaccini (PD) è sempre più forte la distanza tra promesse e risultati. Che non ci sono!


Vedere Rosy Mauro al fianco di Angelo Alessandri, segretario della Lega Nord/Emilia, dimostra che il Carroccio non è un "monolite" ed evidenzia "un certo disagio ed imbarazzo". Lo afferma Stefano Bonaccini, segretario regionale del Pd, a margine di un dibattito alla Festa dell'Unità di Bologna. "Non sono abituato ad entrare nel merito dei problemi interni agli altri partiti - dichiara Bonaccini - ma di certo coloro che prefiguravano la Lega come un monolite mi sembra che di fronte ad espulsioni, commissariamenti e vicende varie che ancora non sono state chiarite dovrebbero ricredersi".
Per il segretario del PD "una figura importante come Rosy Mauro a fianco del segretario regionale Alessandri evidenzia un certo disagio ed imbarazzo". In ogni caso, aggiunge Bonaccini, "penso che il problema maggiore della Lega non sia questo ma il fatto che si comincia a capire che molte delle promesse fatte due anni fa in campagna elettorale non vengono minimamente ad essere mantenute".
Bonaccini parte dal "meno tasse per tutti" e dal "federalismo sbandierato, rispetto al quale gli unici provvedimenti adottati sono i tagli ai territori e agli enti locali" senza dimenticare "le centinaia di milioni di euro regalati ai comuni in dissesto di Catania e Palermo". Il segretario regionale del PD ricorda poi il "rifiuto alla nostra proposta di allentare il patto di stabilità, che oggi permetterebbe agli enti locali dell'Emilia-Romagna di investire circa un miliardo di euro in opere pubbliche".
Infine il tema della legalità e del "più sicurezza per tutti - conclude Bonaccini - che nei prossimi tre anni si tradurrà in migliaia di poliziotti e carabinieri in meno", mentre la Lega non si è mossa contro la cosiddetta "legge bavaglio" ed ha "chinato la testa di fronte ad ogni legge ad personam" in soccorso del miliardario.

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