venerdì 4 febbraio 2011
Diego se ne è andato
Diego se ne andato, è così che diciamo quando succede.
Io ho perso un amico e un maestro. Casola un casolano prezioso, un inestimabile uomo di sport e un autentico signore del calcio, la sua grande passione.
Diego Dall'Osso ha speso gran parte della sua vita a trasmettere a generazioni di giovani casolani l’amore per il calcio, l’educazione per lo sport.
Sono stato un suo giocatore. Nella metà degli anni sessanta fu lui che portò i 4 montanari casolani (il sottoscritto, Sergio Montefiori, Giuliano Spada, Dino Dall’Osso) alla bassa, in quel di Castelbolognese, e i 4 montanari appena arrivati fecero vincere al Castello il campionato di 1° categoria 63/64 mandandolo in Promozione.
Era maestro e tecnico nello stesso tempo, ti insegnava come stoppare o fare il cross ma anche la lealtà, la passione, l’amicizia, l’attaccamento alla propria squadra, il lavorare con impegno e saper soffrire per ottenere i risultati. Ti dava grande fiducia ma pretendeva anche molto, con lui non si sgarrava.
Per il suo Casola aveva sempre l’obbiettivo e una soluzione: “Un punto a partita, pochi in più nella stagione di bonaccia, pochi in meno nella stagione di tempesta. Per approdare questi risultati occorre programmazione, umiltà, sacrifici, serietà, preparazione a livello tecnico-organizzativo, cuore, gambe e polmoni a livello di calciatori”, scriveva ne "Il Senio" nel lontano 1984.
Il Comune di Casola ha riconosciuto- giustamente e meritatamente - la sua impagabile attività per lo sport casolano con il conferimento della medaglia d’oro.
Le doti umane, il senso di responsabilità, la sua passione per lo sport e la capacità di allenatore hanno certo segnato me ma anche tantissimi casolani.
Grazie Diego del tuo insegnamento. La comunità casolana ti è riconoscente per sempre.
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