mercoledì 16 febbraio 2011

Le proposte del PD per un'agenda digitale italiana

L’avvento dell’era digitale sta cambiando l’economia, le forme di comunicazione e di impegno politico, le nostre stesse vite. Nei Paesi privi di democrazia e libertà, Internet è uno straordinario motore di cambiamento. A livello comunitario, il mercato digitale viene definito come la “quinta libertà” e, come tale, il suo sviluppo viene considerato prioritario. 
L’innovazione tecnologica ha un ritmo tale da modificare continuamente e in profondità la realtà della Rete. I mutamenti più recenti, con l’enorme incremento dell’accesso da reti mobili legato agli smartphone e ai nuovi tablet, moltiplicano le possibilità di superare il divario digitale ma allo stesso tempo pongono nuovi problemi. Libertà e neutralità della Rete vanno ora difese anche dall’eccessiva diffusione di circuiti chiusi e a pagamento che sono l’altra faccia della medaglia del successo dei motori di ricerca e dei nuovi device e delle loro applicazioni proprietarie.
(…)
Di fronte alla linea di questo governo il PD deve indicare la propria visione, contribuendo al confronto per varare finalmente un’Agenda digitale italiana e mettendo al centro della propria iniziativa i temi della cittadinanza digitale.
Le proposte del PD si articolano attorno a quattro grandi obiettivi:
1) Garantire il diritto all’accesso al digitale a tutti i cittadini. 
2) Investire sulle reti per assicurare a tutti i cittadini un’offerta digitale adeguata e competitiva con gli altri paesi europei.
3) Sviluppare i contenuti digitali e contribuire a ridurre il divario della nostra domanda rispetto agli altri paesi europei
4) Aggiornare il quadro normativo e regolatorio per salvaguardare la neutralità della Rete, semplificare il sistema e accrescere la competitività delle imprese.


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