mercoledì 16 febbraio 2011

Montagna: il PD mette in campo azioni e proposte. Dalla destra e dalla Lega Nord solo tagli o elemosine

di Giorgio Sagrini (Responsabile politiche per la montagna - PD Emilia-Romagna)

La vicenda delle risorse irrisorie assegnate dal Governo ai Comuni di montagna (16 milioni di euro, ...ciò che resta del Fondo ordinario per il funzionamento delle Comunità montane), ha messo a nudo una verità che né il PdL né la Lega Nord possono più nascondere.
E la verità è che hanno tagliato tutto, il fondo nazionale per la montagna, il fondo per l'assicurazione contro le calamità naturali per gli agricoltori, i fondi per le gestioni associate, per la difesa del suolo, per gli investimenti ai piccoli Comuni, per il gasolio e il gpl alle zone non metanizzate, ...
La destra, il governo della destra, ha cancellato la montagna dall'agenda politica del Paese e sta assestando colpi pesantissimi all'autonomia amministrativa degli enti locali del nostro Appennino.
Anche per la montagna si conferma ciò che appare evidente per tutti i settori decisivi della vita nazionale: non c'è un'idea di governo, manca una qualsiasi strategia rivolta al futuro.
In Emilia-Romagna, di quei 16 milioni (nel 2007 il Governo Prodi ne aveva stanziati 189!) arriveranno 249.000 euro, e non saranno assegnati alle Comunità e Unioni montane ma direttamente ai Comuni in proporzione alla popolazione, penalizzando una volta in più le aree montane a minore densità demografica. La situazione dei bilanci degli enti montani è pesantissima ed è a rischio la possibilità di mantenere servizi fondamentali.
Il governo regionale ha sostenuto i bilanci degli enti locali montani, le Comunità e le Unioni montane, nel 2009 e nel 2010, sopperendo ai tagli e alle inadempienze del governo nazionale. E interverrà anche nel 2011, per consentire la positiva definizione dei bilanci di previsione del 2011. Ma siamo assolutamente consapevoli che così non si possa andare avanti.
La destra e la Lega Nord si riempiono la bocca di federalismo ma il loro federalismo è un bidone vuoto. E per la montagna è semplicemente un bidone!
Serve una nuova fase politica e di governo per la montagna, che dia continuità all'attività legislativa, ai programmi, ai progetti, alle azioni innovative, alle politiche di respiro europeo promosse dalla Regione per la montagna e sia di esempio per tutto il Paese. Il 2011 deve essere l'anno di svolta e la sfida parte da qui, parte dall'Emilia-Romagna.
L'Assemblea regionale del PD dell'Emilia-Romagna il 13 novembre scorso ha definito una agenda per la montagna, per affrontare non solo i problemi immediati, contingenti, ma per guardare avanti, per prefigurare scenari nuovi, un assetto più evoluto e moderno.
Su questi temi, nei prossimi mesi, promuoveremo il confronto e la discussione con le amministrazioni locali, con le forze sociali ed economiche, con le popolazioni. Perché deve essere chiaro a tutti che il partito della montagna, il partito che sostiene e promuove azioni positive per la montagna, è il Partito Democratico.

(Per farvi un'idea più precisa, leggete i commenti delle comunità montane e degli amministratori della montagna veneta, sul taglio dei fondi governativi)

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