martedì 5 luglio 2011

Province: abbiamo le nostre proposte di riforma e riduzione. No alla demagogia

Le province italiane
La Camera ha respinto la legge proposta dall'IDV per abolire le province. Il PD si è astenuto. E' stato respinto innanzitutto il mantenimento del primo articolo del testo, quello che cancellava le parole «le province» dal Titolo V della Costituzione (225 i voti contrari, 83 quelli a favore, 240 gli astenuti). Poi, è stata bocciata l'intera proposta di legge.

Perché il PD si è astenuto
L'astensione è stata dovuta al fatto che il testo all'esame della Camera "propone semplicemente la soppressione della parola province e non dice nulla sul dopo", come ha spiegato il capogruppo Pd alla Camera, Dario Franceschini. "Siamo anche disposti, nell'ambito di un confronto parlamentare, a discutere della vera e propria soppressione delle province ma nell'ambito di un disegno che ridistribuisca le competenze" e spieghi i risparmi ed i costi, ha aggiunto. E ha sottolineato: "resta il tema del trasferimento delle competenze che è doveroso indicare", dicendo "a chi vanno con quali costi". Quindi ha proseguito: "Teniamo aperta la possibilità di una riforma. Un voto contrario suonerebbe preclusivo della volontà di fare riforme, ed è l'atteggiamento di questa maggioranza”.
Da Davide Zoggia, responsabile Enti Locali del PD arriva lo stop alla faciloneria dei titoloni di giornale: “Noi siamo contrari a misure demagogiche e raffazzonate che rischiano di produrre più danni che benefici. Siamo convinti che l’architettura istituzionale del paese debba essere rivista e in tale riassetto crediamo che si debba riconsiderare ruolo, funzioni e numero delle province. Parlare di una generale quanto generica abolizione, come fa l’on. Di Pietro, va bene per conquistarsi un titolo di giornale ma non per affrontare una questione complessa che riguarda funzioni, poteri, competenze in coordinamento con le Regioni e i Comuni. Di Pietro, piuttosto, cerchi di dare il suo contributo e la sua collaborazione per una riforma organica che parta dai rami alti e discenda sui territori, come il PD si sta impegnando a fare”.

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