giovedì 29 settembre 2011

Governo battuto alla Camera. Passa l’odg del PD che destina l’8 per mille anche alla scuola pubblica

Ancora si sentiva l’eco delle boriose dichiarazioni della destra sulla “solidità della maggioranza” dopo il voto che, con 315 voti contrari, ha respinto la mozione di sfiducia al ministro dell'agricoltura Saverio Romano (rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa!), che il Governo è stato battuto per 23 voti nell'aula della Camera. E’ così stato approvato un ordine del giorno del PD, su cui c'era il parere contrario del governo, con 247 sì (hanno votato a favore, oltre al PD, tutte le opposizioni) e 223 no. L'ordine del giorno - primo firmatario il deputato del Partito democratico Antonino Russo - impegna il governo a prevedere la possibilità di destinare l'otto per mille anche alle scuole pubbliche.

In particolare nel testo si impegna il governo "a modificare la legge 20 maggio 1985, n.222, sull'otto per mille al fine di consentire ai cittadini di indicare esplicitamente la 'scuola pubblica' come destinataria di una quota fiscale dell'otto per mille". Una quota da utilizzare, d'intesa con gli enti locali, per la sicurezza e l'adeguamento degli edifici. L'ordine del giorno prevede anche l'obbligo di pubblicare ogni anno un rapporto dettagliato sull'erogazione delle risorse e lo stato degli interventi realizzati. Per il governo le sconfitte alla Camera stanno diventando una consuetudine. Due giorni fa è andato sotto in un voto sulle professioni sanitarie 1. Il 20 settembre è stato sconfitto 5 volte sul verde urbano 2.

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