Intervista a Massimo Barzaglia, segretario
del PD casolano
Si è appena concluso un anno, il 2011, che ha visto il PD di
Casola promuovere numerose iniziative e impegnato a sostenere e a condividere
l’attività dell’Amministrazione Iseppi e del gruppo consiliare “Uniti per
Casola”. Un anno che ci consegna una profonda crisi economica e finanziaria a
livello nazionale - lascito pesante della gestione berlusconiana del governo –
con inevitabili ricadute a livello locale. Di tutto questo, dell’attività svolta e
degli impegni prossimi dei democratici abbiamo parlato con Massimo Barzaglia,
il segretario del PD casolano.
L’anno appena concluso
ci ha visti impegnati in varie e differenti attività politiche, di respiro
locale ma anche con risvolti sul piano sovracomunale e nazionale. Ci stiamo
impegnando per fare del PD un importante punto di riferimento dell’elettorato
democratico e riformista del centro-sinistra casolano, agendo sul piano
politico e toccando allo stesso tempo le sfere culturali e sociali, che ritengo
siano parti importanti e integranti dell’agire politico. Abbiamo affrontato e
approfondito pubblicamente varie tematiche: la celebrazione per il 150°
anniversario dell’Unità d’Italia, la campagna elettorale per le elezioni
Provinciali, la campagna referendaria di giugno, i passaggi che hanno portato
alla nascita dell’Unione dei Comuni della Romagna Faentina, la crisi del
governo Berlusconi e l’appoggio al governo Monti, le proposte del PD per una
manovra economica più giusta ed equa . A questo – naturalmente – vanno aggiunte
le costanti attività, le iniziative e le proposte per la nostra comunità
casolana, che svolgiamo nel contesto sociale come partito, e nel consiglio
comunale con il diretto impegno nel gruppo di maggioranza Uniti per Casola a
sostegno dell’amministrazione Iseppi. A
fronte di questo ritengo che il bilancio della nostra attività sia stato positivo.
Poi c’è il lavoro di comunicazione? Come ha lavorato il PD
per fare conoscere le sue proposte e promuovere il confronto politico?
La comunicazione –
come indicato nella relazione politico-programmatica presentata unitamente alla
mia candidatura a segretario nel settembre 2009 – deve e dovrà essere un importante
mezzo a disposizione del nostro circolo. Chiesi un taglio popolare della nostra
comunicazione, evitando eccessi sintattici che – in tempi non lontani – avevano
portato, sul piano nazionale, una certa sinistra riformista a essere
autoreferenziale, salottiera, su un livello di analisi e di proposta lontano
dal sentore comune. Indicai anche di sviluppare e sperimentare varie forme di
comunicazione che potessero raggiungere tutti i cittadini. Abbiamo rinnovato e
potenziato la nostra pagina web, siamo presenti in facebook, utilizziamo le
mail e la posta per le comunicazioni agli iscritti e/o elettori, redigiamo e spediamo
due volte all’anno a tutte le famiglie di Casola Valsenio il nostro periodico “I
Democratici per Casola”, aggiorniamo la bacheca dinanzi al nostro circolo,
inviamo comunicati web agli organi di stampa, diffondiamo volantini nei locali
pubblici per promuovere le nostre iniziative; ultimamente abbiamo proposto
anche alcune video-interviste. Aggiungo anche la nostra Festa Democratica, che
oltre all’aspetto ludico e gastronomico che la caratterizza, stiamo utilizzando
come genuino e rispettoso mezzo di comunicazione. Stiamo cercando di promuovere
una comunicazione che – seppur col senso critico di denuncia e di
contro-proposta che caratterizza la politica – sia allo stesso tempo dialogante
e informativa. Penso che il confronto nel merito delle questioni misuri il grado
di civiltà e di democrazia di un Paese. Fare conoscere le proposte, le idee e
le iniziative è anche un segnale limpido e trasparente di apertura, che
permette di agevolare il dialogo. Questo abbiamo cercato di fare negli ultimi
due anni e mezzo.
Sul versante del governo locale, quali sono state secondo il
PD le principali realizzazioni?
Innanzitutto è bene
precisare che sono stati mantenuti tutti i servizi fondamentali per i
cittadini, non agendo sulla leva delle entrate. In un paese come il nostro, per
la sua specifica struttura socio-demografica, è indispensabile un sistema di
welfare che garantisca elevati livelli qualitativi nei servizi socio-sanitari.
A fianco di questo impegno è aumentata l’attenzione verso i più giovani. Sono
stati promossi progetti, investimenti e idee per le nuove generazioni del
nostro paese, che svariano dalla scuola, all’attività extra-scolastica e
aggregativa, al divertimento e allo sport. In questo contesto si inserisce una
nostra proposta, quella di creare una carta delle giovani opportunità, per dare
evidenza a quanto possono beneficiare i bambini e i ragazzi del nostro paese.
Un altro aspetto importante è stato quello di sostenere e valorizzare l’associazionismo,
quel patrimonio che da sempre appartiene alla nostra collettività, e che
determina quel capitale sociale che – interponendosi fra pubblico e mercato –
valorizza e promuove la partecipazione anche nei settori decisionali di una
società. L’amministrazione comunale – seguendo l’indirizzo delle precedenti
amministrazioni – ha poi proseguito una politica ambientale ed energetica
innovativa e virtuosa. Questi, in sostanza, sono i tratti che caratterizzano i
nostri principali valori di riferimento: solidarietà, coesione sociale,
sviluppo sostenibile, ambiente e investimenti sui giovani. Nel merito delle
scelte, come PD, ci siamo sempre confrontati proficuamente con le forze
politiche e le singole personalità che con noi compongono il gruppo di
maggioranza Uniti per Casola.
Quali sono gli obiettivi amministrativi sui quali secondo il
PD il Comune deve concentrare maggiormente il proprio impegno?
In due parole:
crescita economica. In due frasi: evitare che i giovani casolani vadano a
vivere altrove e fare in modo che sempre più persone investano a Casola
Valsenio, in termini di tempo, capitali e idee. Le politiche economiche e
sociali dovranno essere ancorate a questi obiettivi, fra loro interdipendenti. Innanzitutto
pensiamo che occorre adeguare la Strada Provinciale 306, per ridurre
materialmente e mentalmente quella distanza che ci separa dai principali
agglomerati urbani. Sono i giovani, le forze più dinamiche e attive, che
lasciano Casola Valsenio per opportunità di lavoro altrove. A fianco di questo
occorre promuovere politiche abitative vantaggiose per i giovani, sia per le
nuove costruzioni, sia per gli affitti. Occorre poi supportare il tessuto
economico del nostro paese, ora essenzialmente basato sul comparto agricolo, il
settore che probabilmente subirà maggiori cambiamenti nel prossimo decennio
vista la minore protezione che potrà garantire la PAC, come progressivo effetto
dell’apertura commerciale imposta all’UE in sede internazionale. Servono anche
altri progetti, per evitare che il nostro paese si allinei alla sussistenza.
Occorre investire per aumentare i flussi
turistici e le presenze nel nostro territorio, valorizzandone le peculiarità con
una progettualità e un sistema di servizi che vadano ben oltre il singolo
evento. I recenti investimenti dell’amministrazione comunale, la nascita del
Parco della Vena del Gesso Romagnola, unitamente al fenomeno della speleologia,
possono creare nuove opportunità. Dobbiamo inoltre verificare la possibilità di
attrarre investimenti, pubblici e privati, nel settore dei servizi, anche con
agevolazioni e sussidi. Nei grandi e anarchici flussi dell’economia globale non
conta saper fare un po’ di tutto: bisogna invece creare la propria differenza,
renderla riconoscibile all’esterno, e valorizzarla nelle filiere. Nel mondo del
globalismo e della rete, centro e periferia si possono riavvicinare annullando
le distanze. Queste sono alcune idee che pensiamo valga la pena sviluppare, e
che potranno essere l’agenda politica per il prossimo decennio. Lo vogliamo
fare insieme al mondo dell’economia, per questo nei prossimi mesi organizzeremo
un Forum dell’economia casolana, dove metteremo al centro dell’attenzione i
problemi e le prospettive della nostra economia con un orizzonte di medio-lungo
periodo.
E per il nuovo anno, quali obiettivi politici si darà il
Circolo casolano del PD? Ci sono novità in vista?
Continueremo a
lavorare per perseguire i nostri obiettivi principali, che consistono nel fare
del nostro partito un serio e credibile interlocutore politico nel contesto
sociale e istituzionale della nostra comunità. Personalmente - come ho già
detto in altre diverse occasioni - credo che i partiti possano ancora essere un
importante fattore di sviluppo civile, sociale ed economico, ma occorre
ridisegnarne l’ossatura. Ritengo che il problema della credibilità della
politica non sia solo italiano, ma in generale europeo, e ha radici negli anni
70’. Dopo la caduta del sistema di Bretton Woods (1971) - che nel primo
dopoguerra aveva guidato e sostenuto la stabilità monetaria e finanziaria - si
è eroso quel sistema di protezione sociale, tipico del welfare europeo, che
rappresentava il compromesso fra rivendicazioni sociali e la nuova apertura
finanziaria e commerciale: il così detto liberalismo imbrigliato. E’ nato un
intreccio sempre crescente e intenso fra economia e politica, dove la prima ha
preso il sopravvento sulla seconda, sino a dettare l’agenda. Sono diminuite le
possibilità per gli Stati, ma soprattutto per gli attori politici, di
rappresentare efficacemente le istanze sociali, e la politica è divenuta un
sottoprodotto dell’economia, e allo stesso tempo è aumentato a dismisura il
debito pubblico. Penso pertanto che sia necessario ristabilire un nuovo ruolo
della politica, per dare voce, partecipazione e rappresentanza democratica ai
cittadini. Si può fare mettendo in primo piano le idee, i contenuti, i valori,
intrecciando alla politica anche gli aspetti sociali, economici, storici e
ambientali di una comunità. Venendo a noi, le nuove linee politiche saranno
sempre più estese al nuovo perimetro rappresentato dall’Unione dei Comuni della
Romagna Faentina. Per questo pensiamo che sia necessario un maggiore
coordinamento dei circoli PD dei sei Comuni che compongono l’Unione. Abbiamo
già messo all’attenzione dell’attuale coordinatore comprensoriale le nostre
proposte per organizzare, strutturare e rafforzare il Partito Democratico sulla
base dei nuovi assetti di governo locale. Questo sarà senza dubbio un aspetto
su cui, nel nuovo anno, saremo chiamati a lavorare e contribuire con le nostre
idee. Infine, come obiettivo di medio termine, vorrei proporre al circolo un’idea
che già da tempo ho in mente. La creazione di un centro studi, aperto al
contributo di tutte le espressioni e le singole personalità del riformismo
della valle del Senio, che stimoli e favorisca il dibattito politico, storico,
culturale ed economico; che realizzi anche una banca dati aggregando i vari
indicatori e dati che oggi sono reperibili in forma disgiunta. Qualcosa,
insomma, che possa ripercorrere l’esperimento di quello che fu “Il Senio” - di
cui quest’anno ricorre il 30° anniversario dalla nascita - seppur con
differenti obiettivi e finalità; ma che sappia aggregare espressioni di
differente provenienza e residenza.
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