venerdì 16 marzo 2012

“Terremerse”, avviso di fine indagine a Vasco Errani. "Non ho mai favorito nessuno e non ho commesso alcun reato", ha dichiarato il Presidente

Un avviso di fine indagine è stato inviato al presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, per la vicenda di Terremerse, la cooperativa agricola di Bagnacavallo (Ravenna) presieduta all'epoca dal fratello Giovanni che finì al centro di un'inchiesta per l'ottenimento, nel 2005, di un finanziamento da un milione di euro da parte della Regione per la costruzione di un nuovo stabilimento vinicolo a Imola.
Il Presidente della Regione Emilia-Romagna è indagato per falso ideologico in atti pubblici, in concorso con Filomena Terzini, responsabile dell'ufficio legale, e un altro funzionario regionale, Valtiero Mazzotti.
ERRANI: «NON HO MAI FAVORITO NESSUNO» - «Non ho commesso alcun reato, nemmeno il falso ideologico. Chi mi conosce sa che sono una persona onesta. Non ho mai favorito nessuno, tanto meno potrei aver favorito mio fratello».
Così il presidente Errani, a margine della prima commemorazione per il decennale di Marco Biagi, a Bologna. «Sono certo - prosegue - che l'indagine troverà e affermerà la verità, che è la cosa che interessa, in primo luogo me, ma sono sicuro tutti i cittadini. Io so quello che ho fatto e ne sono assolutamente certo, questo è l'elemento più importante per me».
Poco prima in una nota Errani aveva ribadito «piena e consapevole convinzione della correttezza dell'operato» suo e dell'amministrazione regionale: «Mi è stata notificata una informazione di garanzia nell’ambito dell’indagine su Terremerse - si legge nel comunicato del governatore - con l’ipotesi di falso ideologico in riferimento alla relazione ricostruttiva dei fatti inviata a suo tempo alla Procura. Nell’esprimere piena fiducia e rispetto nell’azione della magistratura, ribadisco la mia piena e consapevole convinzione della correttezza dell’operato mio e dell’operato dell’amministrazione. Sono certo che nel corso del procedimento emergerà con chiarezza questa verità».
AVVISI DI FINE INDAGINE - L'avviso di fine indagine, atto che solitamente prelude ad una successiva richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura, è stato inviato a Errani dal pm Antonella Scandellari, titolare delle indagini svolte dal Nucleo tributario della Guardia di finanza di Bologna. Gli avvisi di fine indagine, in tutto nove, sono stati notificati venerdì mattina dalla Guardia di finanza. Terzini e Mazzotti sono accusati anche di favoreggiamento personale in concorso nei confronti di Giovanni Errani. A Giovanni Errani è contestata anche la truffa, reato per cui era finito iscritto nel registro degli indagati nell'agosto 2010.
SEQUESTRI - Nell'ambito dell'inchiesta, il nucleo tributario della Guardia di Finanza ha confiscato beni per un milione di euro a Giovanni Errani e ad altri due destinatari dell'avviso di fine indagini. Tre immobili, in particolare, sono stati sequestrati a Giovanni Errani. Cinque immobili, un'automobile e le quote di una società sono state invece sequestrate al progettista dello stabilimento vinicolo a Imola. Sei immobili, più quote di società, infine, sono state sequestrate al responsabile della sicurezza e direttore dei lavori per la stessa struttura, che nel 2005 ricevette il contributo oggetto dell'inchiesta della Procura.

Sulla stessa vicenda, avevano già pubblicato queste notizie:

25.08.2010 - Vicenda “Terremerse”: trasparenza e legittimità nei comportamenti della Regione
 
22.10.2009 - Sulle accuse del "Giornale" il Presidente Errani ha contattato la Procura e informato i capigruppo


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