L'Aula del Senato con 169 no, 109 sì e 16 astenuti boccia, a scrutinio segreto, la richiesta dei pm di arresti domiciliari per il senatore del PdL (ex IdV) Sergio De Gregorio coinvolto nell'inchiesta sul faccendiere Valter Lavitola. Il Senato ribalta il verdetto della Giunta. Votano a favore Pdl e Lega contro il Pd e Idv.
Contrario al no il senatore Marco Follini (PD), presidente della giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato: «Il voto della Giunta a favore dell'autorizzazione all'arresto del senatore De Gregorio è stato capovolto oggi dall'Aula a scrutinio segreto. Con il che, secondo me, si è presa una decisione ingiusta e si è dato un contributo a gonfiare ancora di più il fiume in piena della protesta».
Il PD aveva chiesto il voto palese, ma il PdL - senza alcuna obiezione della Lega Nord... che poi si è visto perché! - ha preteso il voto segreto.
Si è così ricostituita - ancorché sottobanco - la vecchia maggioranza PdL-Lega Nord, con il risultato di dare un nuovo duro colpo alla credibilità e al prestigio del parlamento.
I COMMENTI
Sanna: Basta con questi trucchetti
Nell`aula del Senato, ieri, ha tenuto la sua lunga relazione contro Sergio De Gregorio. E ha spiegato ai colleghi perchè, come deciso dalla Giunta per le immunità, bisognava dire di sì ai domiciliari chiesti dal gip di Napoli. Ma Francesco Sanna, giurista eletto nelle fila del Pd. è uscito sconfitto.
Senatore, è deluso dal voto?
La mia relazione è stata bocciata, ma non vorrei sembrare di parte: lì c`era una rappresentazione fedele dei fatti, c`erano gli elementi di difesa di De Gregorio.
Cosa dicono le carte?
Dicono quello che ci serve per la nostra valutazione: primo, nei confronti del senatore non c`è stato nessun atteggiamento persecutorio da parte dei magistrati.
Secondo, la gravità dei reati che gli contestano rende sacrificatile il plenum del Senato.
Non è riuscito a convincere i suoi colleghi?
Registro che c`è stato un corto circuito tra quello che si dice e quello che si fa nell`urna.
Con chi ce l`ha?
Con tutti quelli che hanno dichiarato un voto e spinto un altro tasto. Le cose sono due: o sono dei bugiardi o si sono appellati alla libertà di coscienza. Ma allora devi avere la responsabilità di dirlo pubblicamente in Aula.
Bastano 20 senatori per chiedere il voto segreto...
È arrivata l`ora di cambiare. Ognuno deve esporre il suo voto al giudizio dei cittadini.
Ceccanti a Maroni: Come mai la Lega non si è opposta al voto segreto?
"Maroni d'ora in poi chieda di rinunciare al voto palese, come non ha fatto ieri, altrimenti vuole tutelare una doppia verità in salsa leghista. Sul caso De Gregorio, Maroni lasci perdere il Partito Democratico e abbandoni le ambiguità. PD e Idv avevano in aula 111 senatori e i sì all'arresto di De Gregorio sono stati 109. Quindi noi non abbiamo salvato proprio nessuno. I 18 voti della Lega da soli, che di nascosto sono andati al No, non sarebbero stati determinanti però avrebbero avvicinato moltissimo i risultati giacché vanno contati due volte: prima come voti sotratti al No e poi come voti aggiunti al Sì.
Soprattutto è da notare che equivalgono quindi a 36 voti che in molte situazioni anche future potrebbero essere determinanti. Pertanto, mentre ieri i leghisti sono stati non casualmente silenti rispetto alla richiesta del Pdl di voto segreto, se non hanno niente da nascondere, se non praticano davvero la doppia verità tra cose dette e cose fatte, chiedano anche loro per il futuro il voto palese. Se non lo fanno, il gioco, già chiaro, lo sarà ancora di più". Lo dichiara il senatore del PD Stefano Ceccanti.
Zanda: Voto segreto chiesto da Pdl per coprire il no all'arresto della Lega Nord
"Anche oggi, come tante altre volte, la pervicace volontà con la quale il Pdl ha richiesto e ottenuto il voto segreto sull'arresto di De Gregorio ha raggiunto l'obiettivo prefisso: offrire copertura ai senatori che volevano votare contro l'arresto senza essere identificati. Oggi del voto segreto richiesto dal Pdl - con l'opposizione del Partito democratico - ha approfittato la Lega Nord che dopo una contorta e indecifrabile dichiarazione di 'facciata' in cui annunciava di votare a favore dell'arresto, ha poi, nel segreto, votato contro". Lo dichiara il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda.
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