Cristiano Cavina si dà alla saggistica ma resta legato alla sua
Romagna. Il 5 luglio uscirà nelle librerie “Romagna mia!”, il nuovo
libro dello scrittore di Casola Valsenio. Dopo diversi romanzi
pubblicati per la casa editrice Marcos y Marcos, questa nuova opera uscirà per Laterza nella collana Contromano.
“La
Romagna in fin dei conti è più un’invenzione dei suoi abitanti che una
precisa espressione geografica: uno stato della mente, insomma, un’isola
del carattere. Non avrei mai potuto scrivere questo racconto della mia
Romagna senza gli anni di studio forsennato ai tavolini del Bar di
Sopra, a Casola Valsenio (Paese dei Matti, di Alfredo Oriani, delle Erbe
Aromatiche e dei Frutti Dimenticati). In una terra di chiacchieroni
come la nostra, popolata da gente che 'bacaglia' da mattina a sera, il
passato e il presente si mischiano in continuazione e niente ha mai
davvero un principio e una fine. Come unità di misura, ho usato la mia
dolcissima e sgangheratissima famiglia. Sono uno degli ultimi della mia
generazione a essere nato in dialetto, tra persone che parlavano solo
quello, e sono cresciuto in una lingua meticcia italiano romagnola in
cui le cose accadevano diversamente”.
Anche in questo nuovo
testo resta l'ironia solita del Cavina scrittore, nelle 144 pagine del
saggio pop e ironico “Romagna mia!” cerca di dipingere tramite la lingua
personaggi, situazioni, eventi e particolarità che definiscono il suo
essere romagnolo a tutto tondo. Dalle infinite sfide a “Becaccino”, alle
donne (“Le belle bastardine”) fino ad arrivare alle personalissime
classifiche delle migliori discoteche romagnole frequentate si alternano
in situazioni, fatti ed aneddoti personali e divertenti.
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