lunedì 17 settembre 2012

Lunedì 17 via al nuovo anno scolastico. Scuole aperte anche nei Comuni colpiti dal terremoto

Hanno preso il via oggi lunedì 17 settembre le lezioni nelle scuole dell’Emilia-Romagna a 4 mesi dalla prima scossa del sisma che ha lesionato 471 edifici scolastici che ospitano diverse decine di migliaia di studenti.
Nell’area del terremoto le lezioni sono partite puntualmente nella maggior parte delle scuole, in alcuni casi con riduzione di orario e con il ricorso al sistema dei doppi turni. Ad oggi l’Ufficio scolastico regionale ha emesso 16 decreti e solo 7 prevedono lo spostamento dell’avvio delle lezioni. Per consentire le aperture è stato necessario verificare una ad una tutte le istituzioni scolastiche, in collaborazione costante con i sindaci e l’Ufficio scolastico regionale. Un sistema di controlli che ha riguardato non solo le strutture, ma anche le attrezzature scolastiche.


Il Programma operativo regionale per le scuole
Il primo obiettivo della Regione è stato quello di riaprire le scuole in tempo utile per l’anno scolastico 2012-2013. Ad oggi state controllate 896 scuole, 819 di proprietà pubblica e 77 di proprietà privata. Gli edifici scolastici risultati totalmente inagibili (E) sono 132 di proprietà pubblica e 7 di proprietà privata, mentre 23 edifici scolastici pubblici e 3 privati sono risultati inagibili ma per cause esterne (F). Risultano però parzialmente inagibili e classificati in B e C ulteriori 306 edifici scolastici, di cui 282 pubblici e 24 privati.

Le risorse per ripartire
Il Programma operativo Scuole per la riparazione degli edifici scolastici e per la realizzazione degli interventi sostitutivi in grado di assicurare il normale svolgimento dell’anno scolastico 2012-2013 ha una dotazione complessiva di oltre 166 milioni di euro. La ricostruzione è stata affidata in via prioritaria ai Comuni e alle Province per gli immobili di loro competenza.
Sono stati previsti contributi per 81.250.000 euro a Comuni e Province e di 5.850.000 euro alle scuole paritarie, per la riparazione immediata degli edifici scolastici, con interventi di ripristino e di rafforzamento.

I numeri della ricostruzione
L’intervento della struttura del Commissario delegato Vasco Errani è stata indirizzata alla ricostruzione degli edifici scolastici che non erano recuperabili e che hanno reso necessarie soluzioni alternative.
Gli interventi eseguiti, per la somma complessiva di 79.420.000 euro, hanno riguardato la costruzione di 28 edifici scolastici temporanei (56.420.000 euro), l’affitto di prefabbricati modulari per 30 edifici scolastici (23.000.000 euro) e la costruzione di palestre temporanee (1.500.000 euro). Tutti i cantieri sono aperti.
Gli edifici scolastici temporanei (Est) sostituiscono le scuole che non possono essere ripristinate entro il settembre 2013, mentre i prefabbricati modulari (Pms) sostituiranno solo temporaneamente le scuole che verranno ripristinate con miglioramento sismico entro il settembre 2013.
La Regione ha predisposto un Piano anche per il recupero degli arredi e delle attrezzature dalle scuole lesionate, che si è svolto e si sta svolgendo in collaborazione con i Vigili del Fuoco.

Il sostegno alle scuole
La Regione ha previsto interventi a sostegno delle autonomie scolastiche colpite dal terremoto, mettendo a disposizione delle scuole secondarie di secondo grado 330 mila euro, mentre l’Ufficio scolastico regionale ha stanziato circa 900 mila per le scuole dell’obbligo.
E’ inoltre in corso di approvazione una delibera regionale che stanzia un fondo di 500 mila euro per supportare i Comuni nell’avvio dell’anno scolastico delle scuole primarie e secondarie di primo grado, in particolare per coprire le spese di trasporto di studenti e insegnanti.
Il Ministero dell’Istruzione si è detto disponibile ad integrare la necessità di organico con personale aggiuntivo, sulla base delle richieste provenienti dal territorio. Sarà inoltre sottoscritto a breve uno specifico accordo tra Regione e Ministero dell’Istruzione che destinerà alle scuole dell’Emilia-Romagna, con priorità a quelle colpite dagli eventi sismici e a quelle del territorio montano, le risorse nazionali per azioni di innovazione basate sull’impiego diffuso e sistematico delle tecnologie nella didattica quotidiana in classe. La Regione cofinanzierà l’intervento con circa 800 mila euro.

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