sabato 22 settembre 2012

"Rafforzare l'immagine di Casola come 'Paese delle Erbe e dei Frutti Dimenticati": intervista all'Assessore al turismo Maurizio Nati

Maurizio Nati
Dopo l'intervista al Presidente della Pro Loco, Francesco Turrini, al Responsabile dell'Ufficio associato Turismo Filippo Olivucci, pubblichiamo l'intervista a Maurizio Nati, assessore al turismo del Comune di Casola Valsenio, sulla stagione turistica 2012 e sulle prospettive del settore nel nostro territorio.


Si è conclusa nei giorni scorsi la 31ma edizione del Mercatino serale delle erbe e il 24 agosto si è svolta – con un incoraggiante successo di pubblico – la prima delle due serate di “Casola è una favola… Vintage”. Che bilancio trai delle manifestazioni che si sono svolte nella prima parte dell’anno?

Il Mercatino delle Erbe da qualche anno sta soffrendo. Malgrado siano stati inseriti alcuni elementi d’interesse come laboratori, dimostrazioni pratiche per l’utilizzo di piante e prodotti officinali, l’ampia presenza del Giardino delle Erbe in Piazza A. Oriani ecc., questi si sono rivelati insufficienti per rivitalizzare la manifestazione.
La crisi economica, il crescente costo dei carburanti hanno limitato quest’anno sia l’adesione degli erboristi, condizionati anche dal calo della richiesta commerciale verso questa tipologia di prodotti, che l’affluenza dei visitatori che è stata inferiore a quella delle scorse edizioni.
E’ giunto il momento di studiare una nuova formula per i venerdì d’estate. Per attrarre un pubblico più giovane e interessato, occorre puntare sicuramente sulla cultura e l’utilizzo delle erbe officinali, ma la formula del “mercatino” è oramai passata e abusata. Negli ultimi anni i prodotti erboristici sulle bancarelle hanno lasciato il posto ad altri meno attinenti alla caratterizzazione della manifestazione. E' fondamentale, a mio parere, riqualificare e arricchire le bancarelle con prodotti erboristici di qualità ed eccellenza, i produttori devono essere da noi coinvolti affinché il lancio dei loro nuovi prodotti erboristici avvenga in concomitanza del mercatino delle Erbe a Casola. I punti d’interesse più frequentati dagli ospiti del mercatino sono i laboratori, le degustazioni e gli eventi culturali: la gente non vuole vivere passivamente il Mercatino ma vivere esperienze e situazioni che la metta in contatto diretto con i prodotti erboristici, per conoscerne le proprietà, i principi attivi ed impararne l'utilizzo.
L’accordo di collaborazione ripreso quest’anno con le Terme di Riolo è sicuramente importante per lo sviluppo del legame tra erbe e termalismo, tra erbe e benesse. I trattamenti di bellezza e la conferenza sul cibo organizzata dalle Terme durante il Mercatino ha suscitato un grande interesse nel pubblico. Dobbiamo lavorare per implementare questa sinergia, che potrà portare nel medio termine vantaggi economici per i nostri territori.
E’vero, otto–nove serate da organizzare e gestire sono tante, le forze del volontariato si sono ridotte, ed è necessario trovare ancora nuove forze e nuove energie per il nostro paese, altrimenti si costringerà la Pro Loco a limitare l’offerta.
La Notte Viola è stata a mio parere una buona proposta, da arricchire in alcuni aspetti organizzativi, ma assolutamente da mantenere, e  il collegamento con la lavanda deve essere maggiormente evidenziato.
Casola è una Favola... Vintage ha fatto registrare una buona affluenza di pubblico, particolarmente nella prima serata. Le due manifestazioni devono essere maggiormente distinte e caratterizzate per la loro diversa proposta. Anche in questo caso i dettagli devono essere maggiormente studiati e curati, ad esempio la proiezione d’immagini, molto bella, fatta dal Circolo Fotografico sui muri di Piazza Sasdelli, non ha reso al meglio l’effetto desiderato.

In particolare, come è andata la 30ma edizione di Casola è una favola?

Molto bene. Siamo contentissimi della partecipazione e del programma realizzato. 100 ospiti e 40 appuntamenti in 6 giornate con spettacoli, eventi, laboratori, workshop e passeggiate sonore. Credo che si sia fatto tutto quanto possibile per valorizzare le poche, ma fondamentali risorse disponibili di Regione e Provincia.
Nella sua lunga evoluzione Casola è una Favola è sempre riuscita a farsi amare sia dai casolani che dai turisti e da cinque anni il nuovo movimento creativo che ne è scaturito porta il nome di Festa dei racconti dimenticati, un evento culturale rivolto a tutti, senza target preconfezionati, senza nomi di “grido” o “star” televisive, ma con un profondo radicamento sul territorio, alla scoperta delle proprie radici, portando alla luce una universalità che la cultura popolare possiede e che oggi più che mai può fare la differenza.
E’ sempre più un festival dei luoghi, dove il paesaggio e la natura diventano interlocutore privilegiato di chi usa l’arte come suo linguaggio espressivo: Il Giardino delle Erbe, il Parco del Cardello, Monte Battaglia, i cortili di Casola Vecchia, la Badia di Susinana, in territorio toscano, e da quest’anno le Terme di Riolo sono stati luoghi protagonisti insieme ad artisti, musicisti, pittori, scrittori e studiosi di una kermesse festosa che è stata seguita da circa un migliaio di presenze, di ogni età, un grande impegno per il Teatro del Drago che ha curato anche quest’anno la Direzione artistica della manifestazione.
Una Festa che si chiude anche quest’anno con un bilancio nettamente positivo sia per l’entusiasmo degli artisti coinvolti , che per la grande ricchezza di un pubblico - fatto di genitori, bambini e nonni - che ha scelto di partecipare ai due weeekend a Casola dedicando il proprio tempo al teatro, alla narrazione, all’ascolto e allo stare insieme, condividendo emozioni, passioni e sentimenti, spettacoli unici e irrepetibili.
Due weekend dove tutto il paese si è trasformato in una Favola, con i ristoranti e tutte le vetrine dei negozi addobbate per l’occasione. Per i più piccoli belli e partecipati sono stati gli appuntamenti del venerdì al Mercatino delle Erbe con i Burattini.
Importante e interessante è stata la mostra “30 anni di Favole a Casola” allestita presso la sala Azzurra del Comune: molti di noi hanno rivisto nei manifesti e nei depliant esposti un pezzo della loro storia, un ricordo di spettacoli culturali di grande livello.
Ricordo la passeggiata con Cristiano Cavina e Beppe Sangiorgi nel parco del Cardello, lo spettacolo sempre al Cardello, “Nessun attore può venire da Bagnacavallo...e da Casola? Non si sa!" di e con Ivano Marescotti e l’emozione di un tramonto a Monte Battaglia con una musica coinvolgente e lo sguardo perso fra le montagne dell’Appennino Tosco-Romagnolo, che ci ha permesso ancora una volta di ricordare quel luogo storico.
Una Festa condivisa, nel vero senso del termine, con l’Amministrazione Comunale, l’ANPI e la Pro Loco di Casola Valsenio, la Provincia di Ravenna, le Terme di Riolo, la Regione Emilia-Romagna e gli esercizi commerciali, dai negozi con le loro vetrine a tema, ai ristoranti, alle strutture ricettive.
"Casola è una Favola" è stata realizzata grazie al sostegno di Regione Emilia Romagna, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Banca Credito Cooperativo e di alcune aziende come Gyproc, Zerocento, Copura, Ctf. Come amministrazione comunale lavoreremo da subito per recuperare anche per il prossimo anno le risorse necessarie perché questa interessante manifestazione culturale per i bambini e le famiglie continui nel magico scenario di Casola e nei suoi luoghi di storia.

I prossimi appuntamenti, sono la Festa del Marrone e, a seguire, la grande Festa dei Frutti Dimenticati. Cosa si prevede per la loro preparazione?

Purtroppo l’attacco della vespa cinese ai nostri castagneti e la siccità di questa lunga estate hanno seriamente compromesso il raccolto di marroni. Qualche sera fa incontrando gli espositori per organizzare le due manifestazioni d’autunno: “Festa del Marrone” e "Festa dei Frutti Dimenticati”, si è deciso di comune accordo di organizzare due weekend di Frutti Dimenticati, conservando comunque il nome e il legame con il Marrone di Casola.
La Festa dei Frutti dimenticati negli ultimi anni è stata visitata da tantissime persone, con una forte pressione sui punti di ristoro, sommergendo e accalcandosi sulle bancarelle degli espositori, rendendo difficile la visione dei prodotti esposti e la caratterizzazione della bancarella. L’evento è cresciuto e ha bisogno di spazio, per diluire i visitatori, per offrire loro una migliore fruibilità della manifestazione e un migliore contatto, con i produttori, con le bancarelle e la straordinaria varietà di prodotti esposti.

Sono di questi giorni i dati del turismo in provincia, nel faentino e in collina, che rilevano, a luglio, una pesante contrazione di arrivi e presenze. Come giudichi questi dati e la condizione del settore turistico nella collina faentina e, in particolare, a Casola?

Il rilevamento dei dati relativi alla presenza turistica in un Comune come il nostro è molto difficile. Questi indicatori sono elaborati prendendo come riferimento i pernottamenti comunicati dalle strutture recettive presenti nel territorio comunale. Il nostro movimento turistico è di tipo pendolare, una giornata o poco più da trascorrere nei nostri territori ed è legata agli eventi che ogni singola realtà locale organizza e propone.
Casola Valsenio e, maggiormente, Brisighella sono le uniche realtà nel territorio di Società di Area che hanno comunque tenuto dal punto di vista turistico. La collina ha dimostrato una buona attrattività soprattutto in periodi di crisi economica. Dai dati analitici si legge chiaramente che le strutture rinnovate, in cui ci sono stati investimenti (es. piscine) o dove sono presenti attrattive legate allo sport, vanno molto bene.
Sono stati studiati, organizzati e proposti da Società di area Terre di Faenza alcuni pacchetti turistici, ma la promo commercializzazione degli stessi è ancora debole: serve una società strutturata di incoming a fianco.

Come valuti il rapporto di collaborazione con le associazioni, con le attività economiche e commerciali casolane? E cosa ti senti di dire o di chiedere agli operatori del settore commerciale e turistico?

Le associazioni casolane sono molto attive e presenti, lo dimostrano nel corso dell’anno le innumerevoli manifestazioni organizzate, molte di queste di ottima qualità. Anche il rapporto di collaborazione tra le stesse è molto buono: un sistema e una potenzialità questa che rende onore al nostro paese. Gli eventi organizzati fanno sicuramente aumentare la presenza di ospiti a Casola e l’economia degli operatori turistici ne trae sicuramente un beneficio. E’ riconosciuto dagli stessi operatori che in concomitanza degli eventi la loro attività subisce un incremento economico importante. Non è possibile però, per aumentare l’economia di questo settore, aumentare il numero degli eventi. E' necessario invece che ogni operatore sappia promuovere bene la propria attività in concomitanza degli eventi, per farsi conoscere ed apprezzare facendo in modo che i clienti possano ritornare anche in momenti diversi da quelli delle Feste organizzate.

Infine, una domanda sulla tua esperienza di Assessore al turismo, che svolgi da tre anni dopo avere svolto una lunga e intensa attività in Società di Area, in Pro Loco e nell’associazionismo casolano. Come giudichi il lavoro fin qui svolto? E – pur nelle grandi difficoltà in cui sono costretti a operare i Comuni – a quali azioni si sta lavorando?

Ci sarebbero tante cosa da fare, tanti nuovi progetti da mettere in campo per fare crescere il nostro paese. Purtroppo le risorse sono sempre meno, ma penso che se ritrovassimo la voglia di fare e partecipare maggiormente la vita della nostra comunità potremmo ottenere ancora importanti risultati. Vorrei incontrare nella mia strada i giovani per proporre e passare a loro la voglia di occuparsi del nostro splendido paese in modo attivo, come ideale di vita, perché la fatica nell’impegno sociale è molta ma si trovano anche tante soddisfazioni.
La vocazione di Casola Valsenio è nelle erbe officinali e nei frutti dimenticati, colture che un tempo crescevano nei campi e nei boschi e che oggi sono caratteristica principale dell’offerta turistica. L’Amministrazione Comunale sta promuovendo oggi la coltivazione e la diffusione di queste piante in ogni orto, giardino e campo, in modo da realizzare all’interno del territorio comunale un itinerario naturale, paesaggistico e turistico, che dia concretezza al marchio di “Paese delle Erbe e dei Frutti Dimenticati”.
Questo non può e non deve essere l’unico elemento della nostra offerta turistica, ma deve essere il filo conduttore lungo il quale si snodano le feste, le manifestazioni e le proposte dei commercianti, operatori turistici e agricoltori ogni giorno dell’anno. E’ necessario proseguire in questo percorso ed attuare un più ambizioso progetto che porti alla costituzione di un Consorzio tra i produttori agricoli e i ristoratori casolani per la valorizzazione dei prodotti locali con l’allestimento di un punto vendita dove promuovere la vendita di prodotti freschi e trasformati, con annesso un laboratorio opportunamente attrezzato per la trasformazione degli stessi.
La maggior parte dei turisti, specialmente giovani, sono anche sportivi o attenti allo sport e al movimento. Il nostro territorio si presta benissimo a questa offerta e crediamo si debba sempre accompagnare alle nostre manifestazioni e alle offerte dei nostri locali.
Lavoreremo insieme - Amministrazione comunale, agricoltori, commercianti, ristoratori, associazioni di categoria - nei prossimi mesi per lo sviluppo di questi progetti. Non si tratta di un obiettivo semplice, ma è molto importante per una più forte qualificazione dell’immagine del nostro Comune che da anni investe nella promozione del marchio di “Casola Valsenio Paese delle Erbe e dei Frutti Dimenticati”.

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