mercoledì 3 ottobre 2012

Le Province passeranno da 9 a 4. E in Romagna ci sarà una sola provincia.

Il Consiglio delle autonomie locali (Cal) dell'Emilia-Romagna ha approvato il documento sul riordino delle Province che la Regione dovrà inviare sotto forma di proposta al Governo. Nessuna sorpresa nello schema affidato al documento, che delinea un assetto regionale composto da Città metropolitana di Bologna, Provincia di Parma e Piacenza, Provincia di Reggio Emilia e Modena, Provincia di Ferrara e Provincia unica romagnola.

Su 39 presenti, il documento è stato approvato con 33 voti favorevoli a cui si aggiunge l'astensione del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, oltre a cinque dichiarazioni che hanno messo a verbale l'intenzione di non partecipare al voto (Beatrice Draghetti e Sonia Masini, rispettivamente presidente della Provincia di Bologna e presidente della Provincia di Reggio Emilia, più tre sindaci del reggiano).
La decisione del Cal è il primo passo di un complessivo riassetto istituzionale che, dopo il riordino delle Province dovra' coinvolgere anche i Comuni con la creazione, in tutta la Regione, di Unioni per la gestione associata di servizi e funzioni alle quali potranno essere affidate alcune delle funzioni svolte dalle attuali province.
Per quanto riguarda il prosieguo dell'iter, ora la Regione dovrà esprimere il proprio parere che va inviato entro il 31 ottobre al Governo.
"La proposta di riordino delle province approvata dal Cal dell'Emilia-Romagna – per il segretario regionale del PD, Stefano Bonaccini - è convincente. L'obiettivo sarà aumentare efficienza e ridurre burocrazia. La definizione dei confini a cui si è giunti oggi è quella che ha oggi il massimo di condivisione, ma che non preclude per il futuro ulteriori ridefinizioni".

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