venerdì 7 dicembre 2012

Paolo Visani; "E' il momento di stare uniti davvero, per cambiare concretamente le cose"

Intervista a Paolo Visani, del Comitato direttivo PD Casola Valsenio

Il 2 dicembre si è votato al ballottaggio per le Primarie del centrosinistra. Come giudichi i risultati a Casola Valsenio?
Anche a Casola come in una vasta parte del Paese c'è stata una bella affermazione di partecipazione del centrosinistra, l'affermazione(che merita) del segretario e al contempo la voglia di rinnovamento dell'apparato.

Cosa hai condiviso di più e cosa ti ha convinto di meno della proposta programmatica e politica dei due candidati – Bersani e Renzi – che si sono confrontati al ballottaggio?
Mi convince la persona Bersani: la sua storia, il suo modo franco e schietto,la sua serietà, il suo modo di porsi.
Non mi convince del tutto quello che c'è dietro e che per forza maggiore dovrà tenerne conto.
D'altra parte, si sono già prodotti alcuni risultati: la resurrezione di Berlusconi, di tutte quelle mummie che da un anno non parlavano e non si vedevano più e che di fatto hanno già rialzato la cresta e sono di nuovo in Tv a ...riproporre e difendere il capo.
La speranza è che non si cada ancora nella trappola come troppo spesso è accaduto in questi ultimi anni: parlare solo contro Berlusconi,ai suoi casini e di fatto non occuparci dei problemi reali del Paese.
Di Renzi apprezzo il coraggio e la spregiudicatezza (che rappresenta allo stesso tempo anche il suo maggior difetto) con cui ha preso impegni con gli elettori: tagliare non solo i privilegi della cosidetta "casta" ma proprio la stessa casta, al di là del fattore anagrafico (ridurre il numero dei parlamentari, abolire le province ecc.), proporre un ricambio generazionale e non nascondersi dietro alle deroghe, quando il nostro Statuto prevede che dopo tre mandati non puoi più presentarti...
Mi ha deluso durante il confronto il "noi e voi" che usava rivolgendosi non a Vendola o a Tabacci, ma al segretario del suo partito!
Per governare ci vuole il 50%+1, lo so bene, ma per una volta mi sarebbe piaciuto arrivarci rischiando di più: crescere, aggregare più italiani possibile attorno e grazie alle idee e a un programma di centrosinistra condiviso, senza dipendere sempre e ancora da accordi con qualcun altro, che ti dà fiducia o te la toglie a seconda di un interesse personale o, quando va meglio, di partito.(Casini docet... e rappresenta il 5%).
Con Renzi, forse, qualche possibilità di aggregazione in più c'è! Dico c'è perchè ora è il momento di stare uniti davvero e lavorare insieme per cambiare concretamente le cose, e credo rappresenti una prova (forse ultima!) di credibilità della politica, per chi la fa, a cominciare dallo stesso Renzi.

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