martedì 12 febbraio 2013

Le domande dei cittadini. DONNE

CHE COSA PROPONETE IN CONCRETO CONTRO IL DILAGARE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE?
LA LEGGE 194 VA RIVISTA?
CHE COSA VUOL FARE IL PD PER LA PARITÀ NEGLI ORGANISMI DIRIGENTI?

CHE COSA PROPONETE IN CONCRETO CONTRO IL DILAGARE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE?
Noi ci siamo impegnati in Parlamento perché il Governo firmasse la Convenzione di Istanbul. Ora va fatta la ratifica. Più in particolare pensiamo che bisogna:
1. Sostenere i centri antiviolenza;
2. Fare un osservatorio per la raccolta dei dati;
3. Mettere in rete le informazioni in possesso delle varie istituzioni;
4. Fare campagne di prevenzione nelle scuole e non solo. Le istituzioni devono difendere chi denuncia la violenza, garantendo la rapidità nei processi. Serve però anche denunciare gli stereotipi con i quali i media rappresentano le donne.
LA LEGGE 194 VA RIVISTA?
La legge 194 va difesa ed applicata in tutte le sue parti. Il diritto dei medici all’obiezione di coscienza non può e non deve compromettere il diritto alla salute delle donne. Pensiamo dunque che il prossimo governo dovrà fare in modo che le Regioni garantiscano l’erogazione dei servizi, e dunque che vi sia anche un adeguato numero di medici non obiettori su tutto il territorio nazionale. Bisogna inoltre investire di più nel rafforzamento della rete dei consultori.
CHE COSA VUOL FARE IL PD PER LA PARITÀ NEGLI ORGANISMI DIRIGENTI?
Intanto ricordiamo che cosa il PD ha già fatto: lo Statuto del partito prevede esplicitamente la democrazia paritaria e abbiamo voluto che la segreteria nazionale del PD fosse composta per larga parte di giovani e per metà di donne. Nella nostra proposta di legge per la riforma elettorale noi mettiamo l’obbligo della parità di genere e la previsione di tagliare i rimborsi elettorali nel caso in cui il numero delle elette non sia in linea con quello degli uomini. Nelle nostre liste c’è un numero elevato di donne e almeno il 40% dei parlamentari sarà donna. Ci siamo battuti in Parlamento per la legge che introduce la doppia preferenza di genere nei Comuni. Nelle campagne elettorali per le amministrative abbiamo chiesto ai candidati di comporre le Giunte in maniera paritaria tra uomini e donne, impegno che è stato rispettato da molti sindaci una volta eletti. Questo stesso impegno riguarda il futuro governo nazionale.

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