Unioni gay e lotta alla violenza contro le donne. Parità di genere e quote rosa. Sport e diritto alla nazionalità per i cittadini nati in Italia. C'è tutto nella gara intrapresa da Josefa Idem, il neoministro per le Pari Opportunità, Sport e Politiche Giovanile del Governo Letta.
Un programma ad ampio raggio che parte proprio da un disegno di legge per le unioni civili fra omosessuali. "Perché non deve importare se uno ha scelto di condividere la vita con una donna o un uomo, se una persona è gay, lesbica o eterosessuale. La cosa fondamentale è che tutti i cittadini devono avere gli stessi diritti, senza distinzione di sesso".
Il ministro ha le idee chiare e le racconta in una lunga intervista al quotidiano La Repubblica. "È ingiusto non poter stare accanto a chi si ama se è malato perché lo Stato ti considera un semplice conoscente. Non devono esistere cittadini, o coppie, di serie B". Una battaglia che ha bisogno di un intervento deciso del Governo, ma che non prevede per il momento le adozioni per le coppie omosessuali: "Occorre tener conto della realtà del Paese" sottolinea la Idem.
Assolutamente necessaria invece la lotta al femminicidio, "una realtà agghiacciante. Bisogna muoversi subito, in squadra. Ho molto apprezzato la proposta del braccialetto elettronico suggerita dal ministro Cancellieri. È un'idea da valutare tra i sistemi per tenere lontani gli aggressori" commenta il ministro.
Uno spirito di squadra che Josefa Idem ha intenzione di mettere in tutte le sue gare di Governo: "Voglio un mondo a misura di persone, un Paese dove c'è lavoro, parità tra tutti i cittadini (genere, stipendi, nazionalità, opportunità), una palestra in ogni scuola per combattere l'obesità. Per vincere lavorerò con gli altri ministri, del Lavoro, della Pubblica Istruzione, Perché un equipaggio va più forte e veloce di una barca singola".
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