giovedì 16 maggio 2013

Prima si elimina il 'porcellum', meglio è

Il PD, con varie iniziative, torna a chiedere l'immediata abrogazione del porcellum

Nel giorno dell’annuncio de ministro Dario Franceschini dell’avvio, il prossimo 29 maggio in Aula alla Camera, del dibattito sulle riforme, il PD con varie iniziative torna a chiedere l’immediata abrogazione del porcellum.
Per consentire al percorso per le riforme istituzionali di dispiegarsi nei tempi necessari, deputati e senatori del Partito Democratico hanno deciso di attivarsi affinché, in ogni caso, non si torni a votare con l’attuale legge elettorale, come del resto auspicato dallo stesso Presidente del Consiglio Letta al termine della due giorni di Spineto.
“Prima togliamo di mezzo il porcellum meglio è – ha detto il capogruppo al Senato, Luigi Zanda -. Ogni giorno di ritardo è un vulnus per la democrazia e la salute mentale degli italiani”.
Per la presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Anna Finocchiaro, “la strada maestra per la riforma della legge elettorale è l'abrogazione del porcellum e la reintroduzione della legge Mattarella, con modifiche riguardanti l’eliminazione dello scorporo, l'introduzione di una norma di riequilibrio della rappresentanza, e la previsione di un meccanismo che eviti maggioranze diverse alla Camera e al Senato".

“Avremmo un meccanismo già sperimentato che consente la creazione di alleanze già in fase preelettorale, che meglio indica ai cittadini il possibile esito - sotto il profilo della maggioranza di governo - delle consultazioni elettorali, e che riconsegna a ciascuno la scelta dell'eletto”.
E una progetto in questo senso è stato depositato oggi a Palazzo Madama dai senatori democratici Andrea Marcucci, Rosa Maria Di Giorgi e Nadia Ginetti, estensori di una proposta di legge per l’abrogazione del porcellum e il ritorno al precedente sistema, il cosiddetto mattarellum.
Alla Camera è stato il vicepresidente dell’Assemblea di Montecitorio, Roberto Giachetti, il deputato che nella scorsa legislatura aveva fatto 120 giorni di digiuno proprio per chiedere l’abrogazione del porcellum, a chiedere la convocazione straordinaria dell’Aula “per la discussione e il voto di una mozione che impegna a fare una sessione su una legge elettorale nel senso del mattarellum”.
“Si può fare rapidamente – ha detto Giachetti -. In questo modo si crea una valvola di salvaguardia che garantisce che se malauguratamente si andasse a votare, non sarebbe più con il porcellum”. L'appello, ha sottolineato Giachetti, è rivolto a tutte le forze politiche. “Ma PD e M5S – ha fatto notare il deputato - avrebbero i numeri, da soli, per tornare al mattarellum”.

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