giovedì 27 giugno 2013

I socialisti di Edi Rama vincono elezioni politiche in Albania. Sali Berisha riconosce la sconfitta.

L'ex premier Sali Berisha in lacrime, riconosce la sconfitta alle elezioni
 I socialisti di Edi Rama hanno vinto le elezioni politiche in Albania, con il 53% dei voti, contro il 36% ottenuto dalla coalizione di centrodestra dell'ex premier Sali Berisha. Il centrosinistra conquista così dopo otto anni una solida maggioranza di 84 seggi su 140 in parlamento. Lo sfidante Rama, ex sindaco di Tirana, già ieri aveva ringraziato gli elettori per averlo scelto come primo ministro: "Voi avete deciso di darmi il compito di guidare questo paese e io lo farò con la più grande responsabilità", aveva detto quando l'esito delle elezioni di domenica era ormai certo.

Il giorno dopo riconosce la sconfitta anche il premier albanese uscente: "I risultati di queste elezioni sono accettati da me e dal mio partito. Abbiamo perso questa battaglia, ma l'alternanza al potere è vitale per la democrazia", ha detto Berisha, che a 68 anni si era candidato per un terzo mandato, dopo aver dominato dall'inizio degli anni Novanta la politica dell'Albania post-comunista.
Il leader della coalizione di centrodestra, davanti ai suoi sostenitori nella sede del partito, si è assunto la responsabilità personale della sconfitta elettorale e si è dimesso dal leader del Partito democratico: "Noi abbiamo perso le elezioni. La responsabilità è solo mia", ha dichiarato Berisha in conferenza stampa senza nascondere le lacrime.
A far perdere la fiducia di tanti cittadini che avevano votato Berisha nel 2009, sono state le critiche rivolte all'ex premier per non aver combattuto con determinatezza sufficiente la dilagante corruzione nel Paese e di non aver fatto quelle riforme necessarie per far crescere l'Albania, dove molte famiglie sono mantenute dagli assegni inviati dai parenti emigrati in Italia e Grecia, e quindi la nazione ha risentito molto degli effetti della crisi economica che ha colpito i due Paesi.
E, infatti, proprio il tema della corruzione è stato al centro della campagna elettorale dei socialisti di Rama: "Questo risultato segna un grande  cambiamento, è la vittoria del rinnovamento per l'Albania e la sua entrata nella grande famiglia europea", ha subito precisato il nuovo primo ministro.
L' Europa che ha seguito con attenzione le elezioni, avvertendo che il voto sarebbe stato "un test cruciale" per l' integrazione del Paese delle Aquile nel blocco dell'Unione. Dopo l'ingresso nella Nato nel 2009, le richieste di adesione dell'Albania, infatti, erano state per due volte respinte da Bruxelles.

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