L'ex premier Sali Berisha in lacrime, riconosce la sconfitta alle elezioni |
Il giorno dopo riconosce la sconfitta anche il premier albanese uscente: "I risultati di queste elezioni sono accettati da me e dal mio partito. Abbiamo perso questa battaglia, ma l'alternanza al potere è vitale per la democrazia", ha detto Berisha, che a 68 anni si era candidato per un terzo mandato, dopo aver dominato dall'inizio degli anni Novanta la politica dell'Albania post-comunista.
Il leader della coalizione di centrodestra, davanti ai suoi sostenitori nella sede del partito, si è assunto la responsabilità personale della sconfitta elettorale e si è dimesso dal leader del Partito democratico: "Noi abbiamo perso le elezioni. La responsabilità è solo mia", ha dichiarato Berisha in conferenza stampa senza nascondere le lacrime.
A far perdere la fiducia di tanti cittadini che avevano votato Berisha nel 2009, sono state le critiche rivolte all'ex premier per non aver combattuto con determinatezza sufficiente la dilagante corruzione nel Paese e di non aver fatto quelle riforme necessarie per far crescere l'Albania, dove molte famiglie sono mantenute dagli assegni inviati dai parenti emigrati in Italia e Grecia, e quindi la nazione ha risentito molto degli effetti della crisi economica che ha colpito i due Paesi.
E, infatti, proprio il tema della corruzione è stato al centro della campagna elettorale dei socialisti di Rama: "Questo risultato segna un grande cambiamento, è la vittoria del rinnovamento per l'Albania e la sua entrata nella grande famiglia europea", ha subito precisato il nuovo primo ministro.
L' Europa che ha seguito con attenzione le elezioni, avvertendo che il voto sarebbe stato "un test cruciale" per l' integrazione del Paese delle Aquile nel blocco dell'Unione. Dopo l'ingresso nella Nato nel 2009, le richieste di adesione dell'Albania, infatti, erano state per due volte respinte da Bruxelles.
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