sabato 21 settembre 2013

“L'odio non ha cittadinanza in Italia”. La Camera approva la legge contro l'omofobia.

Ivan Scalfarotto
Ivan Scalfarotto (Vice presidente dell'Assemblea nazionale PD): "La norma contro l'omofobia potrà essere migliorata al Senato, ma oggi verifichiamo cosa abbiamo fatto: un passaggio storico!"
L'intervento di Ivan Scalfarotto all'Assemblea Nazionale del PD
Abbiamo assistito a giorni di informazione non particolarmente completa. Risvegliamo l'orgoglio democratico lasciato un po' troppo in frigorifero. Per la prima volta in Italia si è stabilito che gli LGBT esistono. E qui non si parla di una minoranza, ma del 5-10% delle persone nel Paese.
La legge Mancino respinge l'odio. L'odio non ha cittadinanza in Italia. Una legge talmente banale e talmente importante che andava fatta già 20 anni fa. L'omofobia, nella sua interezza, viene paragonata al nazismo, alla xenofobia, all'antisemitismo: questo è il risultato che ieri il PD è riuscito a portare a casa. Due pilastri principali su cui si basa la legge Mancino: l'introduzione dei reati di discriminazione e di istigazione alla violenza.
Siamo stati accusati di aver fatto un accordo con il PdL. Per noi non era un accordo con una parte, di uno che vince e uno che perde. Per noi doveva essere una legge approvata all'unanimità ma non potendo riuscirci, abbiamo voluto che fosse votata dalla parte più grande di tutto il Parlamento. Per noi doveva essere una legge nazionale, nel senso che doveva essere approvata dalla stragrande maggioranza. La norma potrà essere migliorata al Senato, ma oggi verifichiamo cosa abbiamo fatto: un passaggio storico.

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