mercoledì 26 febbraio 2014

Sabato 28 a Roma, il Congresso del PSE (Partito Socialista Europeo)

Martin Schulz, candidato PSE a Presidente della Comm. Europea
Giovedì 27 febbraio la direzione del PD è chiamata a discutere della richiesta di adesione, peraltro già ufficializzata. Nel simbolo sarà aggiunta la scritta "Socialists & Democrats", che si richiama al gruppo nell'europarlamento. Sabato a Roma il congresso PSE con la partecipazione di Matteo Renzi.   

Giovedì 27 febbraio il Partito democratico ufficializza la propria richiesta di adesione al PSE. La direzione democratica, rinviata la scorsa settimana, è convocata alle ore 16 per discutere e mettere il timbro su una decisione che, in realtà è già presa. La lettera firmata da Matteo Renzi è stata presentata infatti lo scorso 20 febbraio all’ufficio di presidenza del Partito Socialista Europeo, che nel congresso di Roma che vedrà il proprio clou sabato prossimo, sarà chiamato anche a cambiare il proprio logo: sotto l’acronimo “PSE” apparirà infatti più piccola la dicitura “Socialists & Democrats”, che richiama l’esperienza del gruppo all’europarlamento. Basterà questo scarto ai dem più recalcitranti, ossia l’area ex popolare, per dare il via libera alla decisione?
Il processo di adesione è stato avviato per scelta di Renzi, sebbene chiaramente non appartenga a quella storia, e seguito sin dall’inizio da Federica Mogherini. Il rapido avvicendamento al governo ha cambiato improvvisamente ruoli e responsabilità: Renzi interverrà – salvo imprevisti – sabato non più semplicemente come leader del partito nuovo membro a pieno titolo del PSE, bensì come premier e Mogherini invece seguirà i lavori probabilmente con meno attenzione, essendo passata da responsabile esteri del PD a titolare della Farnesina, con certamente più impegni a suo carico.
I lavori del congresso si apriranno in realtà venerdì, quando è prevista una conferenza stampa di tutti i leader dei partiti aderenti al PSE. Ma la giornata principale, come detto, sarà quella di sabato, quando interverrà anche Martin Schulz, il candidato alla presidenza della commissione europea. «Sosteniamo qualsiasi misura per garantire la crescita in Italia», ha spiegato l’attuale presidente del parlamento europeo in un’intervista all’Ansa. E sul rischio di un exploit dei partiti euroscettici alle elezioni di fine maggio, spiega: «Specialmente noi socialisti dobbiamo comprendere che la gente spesso vota per loro perché ha perso la speranza. Nel momento in cui queste persone capiranno che le istituzioni si occupano di loro, dei loro specifici problemi, potremo riguadagnare fiducia».

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