martedì 25 marzo 2014

La morte di Natalino Guerra

Parlare di Natalino Guerra significa ricordare la politica, quando questa era espressione di valori, vuol dire richiamarsi agli ispiratori del cattolicesimo democratico, Dossetti, La Pira, Lazzati, significa ripensare a Zaccagnini, di cui Natalino è stato collaboratore, ma sopratutto amico fraterno.
In Natalino c'era la politica, animata da una grande fede, c'era la capacità di farsi voler bene, perchè ispirava fiducia, serenità, amicizia.
Nato a Bizzuno di Lugo nel 1924, si trasferì con la famiglia a Traversara di Bagnacavallo, dove incontrò don Michele Rambelli, un prete murriano, che lo educò ad amare la libertà e lo spinse all'impegno nella resistenza, poi nel CLN , nella giunta popolare di Traversara e nelle ACLI locali.
E' stato educatore di tanti giovani, prima come docente di lettere al Liceo Scientifico di Lugo, poi come Preside al Liceo Scientifico di Ravenna, poi in quello di Argenta.
La sede naturale ed appassionata della sua civile testimonianza cristiana fu però la politica: Segretario provinciale della Democrazia Cristiana, Consigliere comunale di Bagnacavallo, Consigliere, poi vice Presidente della Provincia di Ravenna, Consigliere Regionale nella prima, seconda e terza legislatura, Presidente del Consiglio regionale dal marzo 1977 al giugno 1980.
Ricordiamo in Natalino Guerra colui che è riuscito nella sua vita terrena ad essere fedele sia alla sua comunità di credenti, che alla città dell'uomo.

Aldo Preda

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