mercoledì 26 marzo 2014

Il Senato ha approvato la riforma delle province. Ma i 'grillini' sono contro

Eliminato anche l'assurdo taglio alla rappresentanza consigliare nei Comuni sotto i 3.000 abitanti: i consiglieri comunali a Casola non saranno 6 ma 10! E' un buon servizio alla democrazia e alla partecipazione dei cittadini.

Con il voto di fiducia chiesto dal Governo, il Senato ha approvato il Decreto Delrio che annulla l'elezione diretta dei Consigli e dei Presidenti di Provincia. Il 25 maggio quindi, si voterà solo per l'elezione dei Sindaci e dei Consigli comunali. Le Province, come istituzioni continueranno ancora a esistere ma a governarle saranno i rappresentanti dei Comuni, eletti tra i Sindaci dei Comuni di quella stessa provincia. Per l'abolizione definitiva della provincia - come è noto - una legge ordinaria non basta ma serve una modifica costituzionale.

In questo modo, entro i tempi di approvazione della riforma della Costituzione - che oltre all'abolizione del Senato prevederà anche quella delle Province - non avremo più le province, con i conseguenti risparmi nei cosiddetti 'costi della politica', e con l'affidamento alle forme associative dei Comuni (Unioni) delle attuali competenze delle province.

Con l'approvazione del Ddl Delrio si evita che i Presidenti e i Consigli provinciali - che andrebbero eletti nelle elezioni del 25 maggio - rimangano in carica 5 anni, fino al termine del mandato amministrativo e si ottiene, da subito, un risparmio nei costi degli organi di rappresentanza.

E' un altro importante passo avanti lungo la strada delle riforme annunciata dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

La legge approvata prevede inoltre che i Consigli comunali dei Comuni con meno di 3000 abitanti, come Casola, abbia non 6 consiglieri (adesso sono 12) ma 10. Era una giusta richiesta dell'ANCI, finalmente accolta, che restituisce rappresentanza e dignità ai Consigli comunali dei piccoli Comuni.

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